Sull’origine delle Zeppole di San Giuseppe aleggiano numerose leggende e, quella di cui vi parliamo oggi, ci porta nell’Antica Roma.
Il 17 Marzo erano celebrate le Liberalia, festività organizzate dai romani per omaggiare Liber Pater, Dio del vino, della fecondità e dei vizi. Durante i bagordi, ad accompagnare il vino e l’ambrosia, c’erano delle frittelle di frumento, molto profumate, cotte nello strutto bollente.
Con Teodosio II, le Liberalia, come tutti i culti pagani, vennero annullati.
Con la fine di tale festività, sparirono anche le frittelle di frumento dall’inebriante profumazione. Per molti non vi è nesso tra queste e le tradizionali zeppole di San Giuseppe, eppure la storia le collega e ci spiega anche il perché.
Probabilmente, nel corso del tempo, la ricetta dei dolci fritti nello strutto venne rispolverata e modificata per la creazione delle attuali zeppole. Inoltre, sebbene San Giuseppe ricada il 19 marzo ele Liberalia il 17, non è impossibile che i due eventi siano stati assimilati.
Ad oggi, le zeppole di San Giuseppe restano i dolci tradizionali della festa del papà e, stando a questa leggenda legata all’Antica Roma, la ricetta che tutti conosciamo non è altro che una discendente di quelle profumate frittelle romane.