Vino, in Italia quasi una Dop su tre si affaccia sul mare

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I “calici marittimi” aiutano il turismo non solo d’estate. È quanto emerso al convegno “Vino da mare” organizzato dall’Istituto marchigiano di tutela vini

PESARO URBINO. Vino e mare: lungo la Penisola si confermano un connubio vincente. In Italia quasi una delle aree viticole più vocate (Dop) su tre si affaccia sul mare. E l’export dei vini bianchi fermi italiani sta crescendo più velocemente dei rossi (+47% contro il +35% dal 2010 al 2018) e i vigneti con finestre sul mare sono quelli che registrano le migliori performance. È il quadro di sintesi, al convegno “Vino da mare” organizzato a Fano dall’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), tracciato dal responsabile di Nomisma Wine Monitor, Denis Pantini.

Secondo l’analisi, presentata in occasione dei 50 anni della Doc Bianchello del Metauro, il 31% delle 408 Dop della Penisola vanta areali con sbocco sul mare, con Marche, Liguria, Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, Molise e Abruzzo che presentano una percentuale ‘marittima’ delle loro denominazioni oltre il 75%.

Un’incidenza singolare tra i principali Paesi produttori, destinata a crescere se si tiene in considerazione che – fatta eccezione per il Prosecco, che comunque in piccola parte si affaccia sulla costa – in Italia la produzione di vini marittimi è cresciuta negli ultimi anni del 45%, a fronte di un +13% degli altri vini.

In questo scenario, anche il mercato sembra assecondare la tendenza: tra le 7 regioni italiane cresciute nell’export di oltre il 90% nell’ultimo decennio, ben 4 presentano una forte incidenza di “vigneti marittimi” (Marche, Sicilia, Puglia e Abruzzo). “Una componente importante per le esportazioni è data dal turismo – ha detto il direttore Imt, Alberto Mazzoni – È evidente che un bacino di turisti stranieri possa rappresentare una leva fondamentale per la promozione delle produzioni autoctone. È il caso del Bianchello del Metauro e di altre aree marchigiane, a forte concentrazione di turismo balneare”. Complice anche il Bianchello del Metauro, la provincia di Pesaro ha registrato nel decennio una crescita nelle esportazioni di vino di oltre il 370%. Germania, Cina e Usa le principali destinazioni.

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