Dall’1 al 3 febbraio per la prima volta insieme fuori regione i Vignaioli del Trentino e i Vignaioli dell’Alto Adige con il Trento Film Festival propongono degustazioni, laboratori e proiezioni sul vino delle “terre alte”
BOLOGNA. 40 Vignaioli si uniscono per raccontare con parole, immagini e vini la vita di montagna, di quelle “terre alte” che spaziano dalle Dolomiti al Lago di Garda. Lo faranno alla Cineteca di Bologna, dall’1 al 3 febbraio 2020 con Vignaioli di Montagna, la manifestazione dedicata ai vini artigianali del Trentino e dell’Alto Adige, al cinema e alle culture di montagna realizzata grazie al supporto delle Camere di Commercio di Trento e Bolzano.
“Le passate edizioni di Vignaioli di Montagna – sottolinea Lorenzo Cesconi, presidente del Consorzio Vignaioli del Trentino – hanno avuto luogo a Trento, nell’ambito del Trento Film Festival. In questo 2020 i Vignaioli trentini e sudtirolesi hanno deciso di varcare insieme i confini della regione per fare di Bologna, nei tre giorni di manifestazione, la capitale della viticoltura di montagna. Scopo della rassegna è far comprendere al pubblico il delicato e intenso rapporto fra uomo e montagna, anche in ambito vitivinicolo. Una sensibilità che i Vignaioli del Trentino e dell’Alto Adige condividono in un dialogo costante. A Bologna la montagna non sarà solo un fondale di scena, ma la protagonista assoluta, che con i suoi ritmi, i suoi ambienti, i suoi cicli stagionali scandisce la nostra vita e il nostro lavoro”.
Per conoscere queste realtà il pubblico sarà coinvolto in degustazioni, laboratori, percorsi sensoriali e proiezioni in anteprima
Sabato 1 febbraio dalle 14 alle 20 nella Sala della Biblioteca Renzo Renzi, 20 vignaioli trentini e 20 altoatesini saranno protagonisti della mostra dedicata ai vini artigianali delle terre alpine, raccontando in prima persona il loro lavoro e proponendone in degustazione i risultati. Ad accompagnare i vini di montagna, due eccellenze della tradizione gastronomica del Trentino Alto Adige – Südtirol: i formaggi d’alpeggio trentini e lo speck artigianale sudtirolese. Il prezzo d’ingresso al pubblico sarà di 20 euro.
Domenica 2 febbraio protagonista della giornata sarà la settima arte, con l’anteprima della 68esima edizione del Trento Film Festival (Trento, 25 aprile – 3 maggio 2020). Nel pomeriggio due appuntamenti, alle 18 e alle 19, con Persorsi, a cura di Miscele d’Aria Factory. Una passeggiata immersiva e multisensoriale nella viticoltura di montagna, dentro e fuori il Cinema Lumière. In cuffia wireless, musica dal vivo, parole e suoni; nel calice, tre vini dei Vignaioli trentini e sudtirolesi. Il costo è di 10 euro e la prenotazione obbligatoria, scrivendo ad accrediti@trentofestival.it.
Alle 21, sempre al Cinema Lumière, la proiezione del documentario Our Blood Is Wine (di Emily Railsback, USA, 2018, 78’), nato da un’idea del cineasta e sommelier Jeremy Quinn e girato in Georgia. Il film esplora la rinascita di una tradizione vitivinicola che ha rischiato di andare perduta durante il periodo del dominio sovietico. Il prezzo del biglietto (acquistabile anche in prevendita presso il Cinema Lumière) è di 5 euro, e include un calice di vino presso il banco di degustazione allestito all’ingresso del Cinema dalle 18 alle 23.
Infine lunedì 3 febbraio, nella sala della Biblioteca Renzo Renzi, si terranno tre masterclass dedicate a operatori, critici e giornalisti di settore, appassionati e wine lovers, sul tema della Vitienologia delle terre alte. Si inizierà alle 11 con Valli, colline e montagne: un viaggio di quota in quota, condotta dal giornalista e scrittore Massimo Zanichelli con Hannes Baumgartner, presidente dei Freie Weinbauern Südtirol. Alle 13 Sostenibilità: una meta, tante strade con Helmuth Zozin, direttore ed enologo delle Tenute Manincor, accompagnato dal presidente del Consorzio Vignaioli del Trentino, Lorenzo Cesconi. Si chiuderà alle 15 con Teroldego e Lagrein: due “cugini” alla prova del tempo guidata da Fabio Giavedoni, curatore della guida Slow Wine, con i vignaioli Giulio De Vescovi e Andreas Berger. Il costo è di 25 euro per un laboratorio, 40 euro per due e 60 euro per tre.