È l’evento che si è svolto a Milano domenica 12 e lunedì 13 febbraio, nei locali di Studio Novanta
Ideato e organizzato dalle associazioni VinNatur e Vi.Te – Vignaioli e Territori, Vi.Na.Ri. ha riunito a Milano in questa prima edizione più di 150 vignaioli arrivati da tutta Italia, oltre ad alcuni produttori provenienti dall’Argentina, dalla Francia e dalla Slovenia. È stata una preziosa occasione di verifica, dove l’anima più tecnica e quella più agricola del movimento degli artigiani del vino italiano di ispirazione naturale hanno trovato molti motivi di convergenza. E hanno perciò messo in atto un primo serio tentativo di dare concretezza al comune intento di riorganizzarsi per un progetto condiviso.
L’entusiasmo degli oltre duemila visitatori – per circa il 70% operatori professionali, con una quota sorprendente di imprenditori esteri – è stato un ulteriore segnale di incoraggiamento. E proprio dalla voce dei tanti operatori coinvolti a vario titolo nella filiera del vino naturale è arrivata la conferma che questa esigenza di riunirsi viene avvertita un po’ ovunque come necessaria, se non improrogabile per il movimento. Riunirsi non solo per fare promozione, ovviamente, ma anche e soprattutto per studiare ed elaborare insieme nuove strategie di lavoro in vigna e in cantina capaci di propiziare un ulteriore salto in avanti nella qualità dei vini, nonchè proporre garanzie al consumatore, sempre di più alto livello di credibilità.
E riunirsi anche per favorire e accompagnare il rilancio di una comunicazione senza scorciatoie, capace di smarcarsi dai luoghi comuni banalizzanti per proporsi più attenta e rispettosa delle tante specificità che qualificano in positivo le scelte dei vignaioli naturali. Vanno in questa direzione, ad esempio, le due masterclass coordinate dal wine writer Samuel Cogliati Gorlier – divulgatore indipendente nonché ideatore e animatore della casa editrice Possibilia – e dedicate alla questione del rapporto con l’ossigeno e al nodo dei solfiti.
“Siamo molto soddisfatti dell’ottima riuscita dell’evento e della collaborazione attiva tra i nostri vignaioli”, confermano all’unisono Angiolino Maule e Gabriele Da Prato, presidenti delle rispettive associazioni. “Intendiamo perciò proseguire in questo percorso, fiduciosi di poter valorizzare sempre meglio il carattere inclusivo e dinamico. Da qui al prossimo appuntamento milanese del 2024 ci aspetta un lavoro impegnativo, da articolare su molti fronti. E non vediamo l’ora di portarlo avanti”.