Al Beer&Food Attraction premiate le birre vincitrici del Concorso Birra dell’Anno per le 42 categorie in gara. Continuano fino a martedì gli appuntamenti in fiera dedicati alla birra artigianale italiana
RIMINI. Ritual Lab è il miglior birrificio artigianale italiano del 2020. La consegna del premio da parte di Unionbirrai è avvenuta durante la prima giornata di Beer&Food Attraction alla Fiera di Rimini, al termine delle premiazioni del Concorso Birra dell’Anno, che ha decretato le migliori birre artigianali italiane per ognuna delle 42 categorie brassicole in gara.
Ritual Lab è nato come laboratorio nel 2011 a Formello, in provincia di Roma, da Roberto e Giovanni Faenza, padre e figlio innamorati del mondo brassicolo che vengono affiancati nel primo periodo dal mastro birraio Emilio Maddalozzo. Iniziano come Beer Firm, ma quattro anni dopo aprono il birrificio vero e proprio, che inizia presto ad ottenere premi e riconoscimenti in tutta Italia e nel 2019 viene rinnovato con una sala cottura da 25hl.
Al Concorso Birra dell’Anno 2020 hanno conquistato il primo posto con la Modern Pale Ale Head Space, la Oatmeal Stout Black Belt e l’Imperial Stout Papanero, in collaborazione con Voodoo Brewing, oltre ad essersi guadagnati la menzione d’onore con la Double IPA Too Nerdy e la Session IPA Nerd Choice.
Nel corso della giornata sono stati consegnati i premi ai vincitori del Concorso Birra dell’Anno: i giudici dopo aver degustato le 2145 birre iscritte alla competizione, hanno assegnato il trofeo alle tre birre migliori per ogni categoria, oltre ad una menzione d’onore riservata alle quarte e quinte classificate.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati che abbiamo ottenuto anche quest’anno grazie al Concorso – spiega Simone Monetti, direttore operativo Unionbirrai – non solo perché il numero delle birre iscritte continua a salire, ma anche perché questa crescita va di pari passo con l’aumento della qualità. Le valutazioni assegnate dai giudici, oltre cento esperti provenienti da ogni parte del mondo, sono state in media molto alte, segno che il mondo della birra artigianale italiana sta andando nella direzione giusta”.