Presentato a Pompei “Un anno da Chef”, il calendario che nelle 12 pagine mensili riproduce la foto di un famoso chef campano, la sua visione della cucina, una ricetta e la griglia dei giorni personalizzata.
L’idea è nata dal fotografo Gianni Cesariello e dalla giornalista Allegra Ammirati che hanno voluto in copertina per la loro prima edizione l’ambasciatore della dieta Mediterranea, lo chef Alfonso Iaccarino, titolare del famoso ristorante don Alfonso 1890 a Sant’Agata sui due Golfi. L’evento è stato presentato nel ristorante Il Principe di Pompei in una serata dove si sono raccolti i 13 protagonisti insieme ai curatori del calendario.
I protagonisti del calendario e le loro storie personali:
Alfonso Iaccarino, titolare Don Alfonso 1890
“Per noi la grande cucina si fa nel campo, come i grandi vini in vigna. Il cibo è frutto di cose semplici: amore, passione, onestà, cultura, antropologia, storia. È vita dei popoli. Tanti sono i messaggi e le emozioni che il cibo e la cucina sono in grado di esprimere e di trasmettere. Ho sempre sentito forte dentro di me una grande responsabilità ed è per questa ragione che, mia moglie ed io, nel 1985 cominciammo a seguire la filosofia del biologico, tramite la nostra azienda agricola biologica Le Peracciole”. Immerso nello straordinario scenario di Punta Campanella, Alfonso Iaccarino guida l’azienda agricola biologica “Le Peracciole”, sette ettari distribuiti nella zona più selvaggia della Penisola Sorrentina. Produce un pregiato olio d’oliva extravergine, la maggior parte degli ortaggi per il ristorante ed il celebre liquore di limoni, tutti ingredienti che rendono unici i piatti del Don Alfonso 1890.
Il Ristorante Don Alfonso 1890 è lo specchio di una filosofia che innova rispettando la cultura e le tradizioni alimentari millenarie della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana. Ricavati da un palazzo napoletano del XIX secolo, gli ambienti design del ristorante hanno colori vivaci – lilla, giallo, arancio e rosa – pensati per esaltarsi con la luce naturale del mediterraneo, un modo per trasportare il viaggiatore nella straordinaria atmosfera del Sud Italia.
Aniello Abagnale, personal chef
Ha iniziato presto, a soli 14 anni,per caso o forse per gioco con un suo cugino, è entrato per la prima volta in una cucina professionale e solo a vedere quei cuochi che correvano e si davano da fare, quelle continue emozioni (tra loro tra gioie e dolori) che solo un servizio in cucina riesce a farti provare tanto che alla sera (stanco a fine servizio) tanto che bastava un semplice complimento per ricaricarsi e sperare che venisse presto il giorno dopo per ricominciare. Queste sono le stesse emozioni che ancora oggi lo stimolano a crescere e ad esplorare questo immenso ed infinito mondo che é la ristorazione. È stato amore a prima vista, diciamo.
E poi le esperienze si sono aggiunte tra i rinomati ristoranti locali e all’estero. Dal Trentino, alla Valle D’Aosta, alla Sardegna sino a Copenaghen, per poi ritornare qui e collaborare con numerose aziende e curare l’apertura dell’Osteria a Gragnano. Tra i vari premi ha partecipato ai vari Saloni ed Esposizioni Culinarie in giro per l’Europa. Ha partecipato ai mondiali in Germania, Austria e Svizzera collezionando varie medaglie che vanno dal bronzo all’argento. Gli manca l’oro ma ci sta lavorando.
Angelo Borghese, personal chef
Classe 1986, scafatese, un lungo curriculum di esperienze che partono dall’Istituto Alberghiero di Pagani per poi proseguire tra Francia e Svizzera. Angelo continua a dimostrare di avere talento grazie alle continue evoluzioni e ricerca con un rispetto totale degli ingredienti. La sua cucina fatta di prodotti stagionali e locali, si trasforma in qualcosa di più. Le sue creazioni sono vive, intense e piene di energia, proprio come lui.
Ciro Campanile, chef Elisabetta- Luxury events
La sua carriera inizia al Majestic di Napoli con lo chef Giancarlo Elba poi continua lavorando come catering nelle prestigiose ville di Napoli. Affianca noti chef stellati campani in diverse serate ed è Executive Chef dell’Elisabetta-Luxury Events. Fa parte dell’Associazione Cuochi Torre del Greco con cui ha partecipato agli Internazionali di Cucina Calda ottenendo un argento ed un bronzo. È stato intronizzato come discepolo di Auguste Escoffier. Partecipa a numerose serate di beneficenza. Tra gli eventi, quello in Vaticano alla Festa della Gendarmeria rappresentando la cucina campana dinanzi a Papa Francesco ed il pranzo di beneficenza al Duomo di Napoli con il Cardinale Sepe.
Gian Marco Carli, chef/patron ristorante il principe
Classe 88, figlio d’arte di Marco e Pina Carli , patron del Ristorante Il Principe in Pompei. A 13 anni la prima esperienza nella cucina del ristorante di famiglia, con lo chef Francesco Aliberti stella Michelin, tanto che nasce subito l’amore e la passione per questo lavoro. Passione che dopo 4 anni lo spinge all’estero dove inizia il suo vero percorso formativo. Londra ed America Centrale tra Guatemala e Messico. Nel 2010 ritorna in Italia ma, non sentendosi ancora pronto per gestire la sua brigata al Principe, intraprende un percorso che gli cambierà il modo di vivere la cucina: inizia così l’esperienza al Don Alfonso a Sant’Agata, tempio sacro dell’enogastronomia italiana, dove affina tecnica e conoscenza delle materie prime campane e non solo.
Giugno 2015 partecipa all’apertura di EXPO Milano 2015 con la presentazione di un suo menù “A tavola con gli antichi romani” dedicato al recupero degli usi e costumi a tavola degli antichi “Pompeiani”, lavoro svolto in collaborazione con il laboratorio di ricerche applicate degli scavi di Pompei. Nel 2016 chef capo partita antipasti, presso Ristorante Quattro Passi Nerano. Giugno 2017 apre il suo primo locale dal format innovativo e futurista in appena 31 mq. Crudo Fish Lounge. Dopo solo un anno riapre Il Principe: nuova location e nuovo progetto ma, questa volta, con la sua firma.
Ultimi premi: Vincitore Ravello Chocolate festival 2017, Premio ambasciatore del Cilento 2017, Segnalazione in guida Touring Club 2018/2019, Segnalazione in guida I ristoranti di Repubblica dal 2014 al 2018 compreso l’anno in corso.
Endoni Di Lieto, chef/patron ristorante Tavernetta Cinquantotto
Frequenta l’Istituto Alberghiero “RAFFAELE VIVIANI” Sede Coordinata di Agerola. Tra i ristoranti in cui ha lavorato: Hotel San Pietro Positano, Grand Hotel Excelsior Vittoria. Adesso è lo chef proprietario del Ristorante Tavernetta Cinquantotto.
Ultimi premi: Buona cucina touring club italiano 2018 /2019, Candidato Chef emergente 2018, Premio Accademia Italiana della Cucina.
Marco Di Martino, personal chef
Classe 90, diplomato presso l’Istituto Alberghiero “De Gennaro” di Vico Equense. Nonostante la sua giovanissima età, vanta numerose collaborazioni con chef stellati: da Alain Ducasse, Gennaro Esposito a Massimo Bottura, ma anche Antonino Cannavacciuolo, Domenico Iavarone, Oliver Glowing e tante altre ancora. “Ritornare alla semplicità e alla naturalezza con cui da bambini giocando si scoprivano e si aprivano nuovi orizzonti”, questa la sua filosofia. Adora assemblare e mescolare colori, profumi e sapori nel rispetto della materia prima e soprattutto del degustatore.
Maurizio Di Ruocco, chef/patron Villa Zaira
2017 miglior chef emergente all’evento Ritratti di Territorio
2018 miglior chef emergente all’evento DiVin Castagne
Paola Fiorentino, personal chef
La passione per la cucina nasce dalla nonna materna. Sin dall’ età di 8 anni quando vedeva la nonna ai fornelli mentre cucinava il pollo alla cacciatora, la parmigiana di melanzane, le polpette o il ragù. Quando sua madre le regalò il bimby iniziò con le prime salse, impasti ed dolci, tanto da omaggiare un’ospite di Villa Fiorentino che rimase talmente entusiasta da invogliare Paola ad intraprendere questo lavoro. Nonostante il lavoro a Villa Fiorentino a Positano e gli studi universitari, trova tempo per seguire corsi di perfezionamento e affinare le sue tecniche presso ristoranti molto noti. Intanto negli anni frequenta corsi di sommelier, corso ONAF, frequenta la scuola dolce e salato. Partecipa ad Hell’s Kitchen stupendo tutti anche per le sue doti di sciabolatrice essendo maestra di sciabola a Reims.
Alberto Fortunato, chef/patron ristorante La Bettola del Gusto
Dalla panificazione con esperienza presso un forno locale al viaggio in pasticceria per conoscere la magia dello zucchero, farina e uova, per poi approfondire l’arte del pizzaiolo ma tutto ciò non faceva per lui. Rientra in cucina seguendo la sua passione.
Con il Ristorante “La Bettola del Gusto” sono presenti nella Guida Michelin dal 2013 ad oggi, passando per l’Espresso, Guida Mangia e Bevi de “Il Mattino”, Guida dei ristoranti della Campania de “La Repubblica”, Osterie d’Italia di Slow Food guida alla quale tiene molto per il valore che dà al cibo e al buono della terra. Appena citato nella Guida del Tourig Club Italiano “Buona Cucina”.
Petronilla Naclerio, chef/patron La corte degli Dei di Palazzo Acampora
Allieva di Iginio Massari e Maurizio Santin, nata ad Agerola e cresciuta a Brescia, imprenditrice e figlia di ristoratori, ha alle spalle un passato di responsabile di produzione e consulente aziendale nel settore gastronomico in Italia ed all’estero. Torna ad Agerola nell’incantevole Palazzo Acampora con il ristorante La Locanda degli Dei.
Giovanni Sorrentino, chef/patron ristorante Gerani
Campano di Sant’Antonio Abate, 36 anni, coltiva la sua passione per la cucina fin da piccolo guardando la mamma e la nonna ai fornelli. Ha frequentato l’Istituto Alberghiero “De Gennaro” di Vico Equense. Ha alternato il percorso formativo ad esperienze stagionali presso strutture alberghiere di famiglia. Dopo il diploma vola a Parigi. Tra le esperienze lavorative più significative spiccano nomi come Gennaro Esposito, Alain Ducasse, Michele De Leo, Mirto Marchesi. Nel 2016 ha aperto, con sua moglie Regina, il suo primo ristorante “Gerani” dove reinterpreta la cucina campana in chiave moderna. Ristorante molto apprezzato tanto da essere inserito nelle prestigiose guide gastronomiche ed ottenere l’ambito riconoscimento “Bib gourmand” della guida Michelin. Vi sono ancora, tre finali del premio Birra Moretti Grand Cru e nel 2017 viene premiato come miglior chef italiano per l’utilizzo della birra in cucina da “Identità Golose”.
Giorgio Vitiello, chef/patron ristorante Pescheria Acqua&Sale
Diplomato all’Istituto Alberghiero di Pagani-Nocera ma a soli 12 anni lavorava in un ristorante con lo zio. Ha continuato la lunga gavetta anche presso ristoranti stellati fino ad inaugurare 10 anni fa il suo Ristorante Pescheria Acqua&Sale a Scafati. Anche quest’anno ha vinto il premio fedeltà Gran Galà 2018 Provolone del Monaco DOP conferito proprio dal Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco DOP.