“L’Italia può essere protagonista a livello mondiale dei nuovi trend turistici, che ricercano le esperienze di vita nei territori, a partire dal consumo dei prodotti agroalimentari. Ma dobbiamo essere consapevoli che non basta avere tante ricchezze se non sappiamo valorizzarle. Il governo ha già messo in campo diversi strumenti utili, bisogna andare avanti su questa strada e incitare a uno sforzo comune tutti i soggetti coinvolti. Se vogliamo che il turismo faccia realmente da traino allo sviluppo del Paese, dobbiamo rimboccarci insieme le maniche e non dormire sugli allori del passato”. Lo afferma il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, in occasione della 44esima Giornata Mondiale del Turismo, partecipando a Milano all’evento “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo”.
“Sono tre le principali parole d’ordine da seguire per sfruttare al meglio queste nuove opportunità”, spiega Centinaio, che è anche responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega. “La prima è ‘ tutela’: dobbiamo aver cura del nostro territorio e realizzare le opere necessarie per proteggerlo dalle conseguenze del cambiamento climatico, ma dobbiamo anche difendere i nostri prodotti dalle brutte copie che vengono realizzate all’estero e da attacchi, sui quali troppe volte l’Europa ha chiuso un occhio. Mi riferisco all’Italian sounding o alle etichette allarmistiche e fuorvianti, come quelle irlandesi sul vino e il Nutriscore”.
“La seconda parole d’ordine è ‘digitalizzazione’. È fondamentale sfruttare le nuove tecnologie per migliorare i servizi offerti e far conoscere in tutto il mondo i nostri luoghi e le loro ricchezze e favorire la possibilità di visitarli, ma anche l’acquisto delle loro eccellenze agroalimentari. Infine – conclude il senatore della Lega – dobbiamo rafforzare la ‘formazione’, per far capire ai giovani che i settori del turismo e dell’agricoltura sono molto cambiati e dare loro gli strumenti necessari a diventare imprenditori e lavoratori al passo con i tempi”.