Il simbolo del nuovo presidio Slow Food, disegnato da Marina Alaimo su consiglio degli agricoltori, sarà un baccello con 7 semi alla base del Vesuvio
TRECASE. È stato presentato ufficialmente, nella casa comunale di Trecase (Napoli), il logo del presidio Slow Food del Pisello Centogiorni del Vesuvio, che rappresenterà questa produzione tipica del Vesuvio. Nato ad ottobre 2018, il presidio tutela il legume che proprio in questo comune ritrova maggiormente la sua memoria storica. Come racconta il suo nome, dura in campo centogiorni e si comincia a raccogliere già dalla prima settimana di marzo.
Ad aprire i lavori della conferenza la fiduciaria Slow Food Vesuvio Maria Lionelli e il presidente del Consorzio Proodos Napoli Mario Sicignano. Sono intervenuti il sindaco della cittadina trecasese Raffaele De Luca, la responsabile presidi Slow Food Campania Patrizia Spigno, l’ideatrice del logo del Pisello Centogiorni Marina Alaimo e l’ambasciatore del presidio vesuviano Fofò Ferriere. Presenti diversi titolari di aziende agricole e alcuni ristoratori che già hanno comprato il piccolo legume verde per inserirlo a menù.
Il simbolo del presidio del Pisello Centogiorni
Un baccello con 7 legumi di diversa grandezza alla base del Vesuvio visto da Napoli. È questo il logo che hanno scelto le 23 aziende agricole che oggi producono il presidio Pisello Centogiorni del Vesuvio. L’immagine è stata disegnata da Marina Alaimo, che ha proposto agli agricoltori diverse versione, fino a quella definitiva.
La storia del nuovo presidio vesuviano
Un percorso lungo durato due anni, dalla prima semina per ricavarne altri semi fino al primo raccolto di quest’anno. La caparbietà ha contraddistinto contadini e vertici locali di Slow Food che hanno creduto fino in fondo ad un piccolo miralo. Riportare di nuovo nei terreni lavici della cinta vesuviana un prodotto diffuso fino agli anni 70. «C’erano 500 ettari coltivati con il pisello centogiorni fino ad alcuni decenni fa». Ha detto Maria Lionelli, fiduciaria Slow Food Vesuvio, durante la presentazione del logo, lanciando una sfida. «Proviamo a superare nei prossimi anni i cento ettari».