Too good to go: in Italia l’app contro lo spreco alimentare

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too good to go

La startup danese fondata nel 2015 è sbarcata “ufficialmente” a Milano

ROMA. Too good to go, “troppo buono per andare” o per meglio dire troppo buono per essere buttato, è un ambizioso progetto di una startup danese che è arrivata nelle ultime ore nel mercato italiano. L’app consente a ristoratori, supermercati e commercianti di vendere prodotti freschi rimasti invenduti e che altrimenti, come succede più spesso di quanto si creda, andrebbero buttati.

Il funzionamento è semplice: i venditori creano delle “Magic Bag”, ossia delle buste contenenti prodotti freschi rimasti durante la giornata e l’utente può prenotarla e passare a ritirarla presso lo store poco prima della chiusura. Il contenuto della box è nascosto finché non si passa a prelevarlo nel negozio, è però assicurato lo sconto: si parla del 70% in meno rispetto al costo normale al pubblico, con i prezzi della singola bag che variano dai 2 ai 6 euro.

La startup presentata da EXKi a Milano, tramite la geolocalizzazione, permette di individura tutte le strutture aderenti e le loro proposte aggiornate. Il progetto, oltre ad essere interessante lato imprenditoriale, è molto ambizioso dal lato ambientale; si calcola che ogni anno il cibo sprecato, sommando tutte le risorse utili per produrlo, incide per l’8% sull’emissione dei gas serra globali.

Nella fase iniziale i negozi sono localizzati a Milano, sperando possa espandersi presto nel resto d’Italia.

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Francesco Perrotta
Laureando in business management, da anni segue l'ecosistema startup italiano e internazionale. Coniuga la sua vena innovativa con l'amore verso il food.

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