Teina e caffeina sono classificate come sostanze diverse, ma gli studi eseguiti hanno dimostrato come siano praticamente la stessa cosa.
Per il tè, parliamo di teina mentre, riferendoci al caffè, la chiamiamo caffeina, una differenza che nasce dalla origine. La prima è presente nelle foglie di tè, mentre la seconda nei chicchi del caffè, eppure la loro composizione chimica, le rende identiche.
Alla fine del 1800, per la prima volta, vennero confrontati i principi attivi delle foglie de tè e dei chicchi del caffè. Tale studio permise di scoprire che sono realmente la stessa sostanza, ossia un alcaloide naturale che si trova nelle foglie o nei frutti di altre piante come il cacao.
Stessa anche la formula chimica, ma ciò che li differenzia è la quantità di principio attivo e, ovviamente, gli effetti che hanno sul nostro corpo. Per esempio, l’assorbimento della teina è rallentato dalla grande quantità di polifenoli presenti al suo interno, di conseguenza avremo un effetto più lento rispetto al caffè.
Per tale motivo la teina va ad aumentare l’attività cerebrale senza però risultare eccitante. Inoltre, stimola il sistema nervoso centrale, senza intaccare l’attività cardiovascolare e la circolazione sanguigna, come nel caso della caffeina.
Alcune differenze si riscontrano anche nella concentrazione della sostanza, che nelle foglie è molto più alta rispetto a quella presente nei chicchi (Si parla di circa il doppio).
In entrambi i casi però, l’abuso non è consigliato. Infatti, si parla di un limite massimo di circa 300 mg di caffeina al giorno, pari a circa 3 tazze di caffè espresso o a 6 tazze di tè.