Giovedì 22 settembre alle 18.30, la presentazione dell’autore Ettore Molon Ai Soffioni di Treviso
Perché dividere quando si può unire? A maggior ragione se dall’unione di vino e acqua in prima battuta nasce qualcosa di unico e congregativo come lo spritz. Bianco, rosso, Aperol o Select: non importa, basta che sia spritz.
Nel libro “Slow spritz: come prepararlo, come berlo” (Ronzani Editore), Ettore Molon rende omaggio a questo nettare sociale decantandone le sue origini, i suoi valori e infine, proponendone delle ricette. Definire lo spritz in breve è difficile però l’autore, insieme al giornalista Stefano Ferrio, districa questa matassa giovedì 22 settembre alle 18.30 nella Proseccheria Ai Soffioni di Treviso. A seguito di questo dialogo verrà dimostrata la sua preparazione.
“Il tempo dello spritz – scrive Molon – è un attimo di pausa, di sospensione e di attesa. Fondamentale per la storia del moderno spritz è che il vino, dopo aver sposato l’acqua fin dai tempi antichi, ha incontrato a metà ‘800 il rosso del Bitter. Lo spritz soddisfa così anche la nostra sete di colore. Una scorza di limone, arrivato da lontano, e lo spritz è servito. Ah! dimenticavamo lo spruzzo di seltz. Alziamo il calice, non resta che brindare”.
Quale miglior luogo se non il tempio del prosecco per una serata a tema? “Quando ci è stata proposta la presentazione del libro, abbiamo aderito con entusiasmo. – Afferma Paolo Lai, titolare de Ai Soffioni. – Il nostro locale è la “casa del Prosecco”, Doc e Docg, uno degli ingredienti simbolo dello spritz, e ne proponiamo diverse versioni. È inoltre un simbolo della nostra identità, proprio come questo spumante straordinario”. L’evento sarà solo il primo di una serie di appuntamenti. Giovedì 22 settembre, ore 18.30 – Ingresso libero
Ettore Molon
Nato alle propaggini della Lessinia nove anni dopo la fine della seconda guerra mondiale. Dopo il diploma, si è laureato a Venezia dove ha scoperto i fondamenti dell’architettura e le fondamenta degli spritz.
La Proseccheria Ai Soffioni
Nasce dalla volontà del proprietario Paolo Lai di offrire l’opportunità al crescente numero di turisti che raggiungono la città di Treviso di conoscere meglio questo vino divenuto simbolo dell’Italia, grazie alla collaborazione con alcuni tra i più importanti produttori della regione. Le cantine che aderiscono al progetto sono quattordici: Astoria, Balan, Bortolomiol, Bosco del Merlo, Cantina Colli del Soligo, Collalto, Duca di Dolle, Fasol Menin, Giusti Wine, Merotto, Montelvini, Ruggeri, Siro Merotto e Vettoretti.