Il risotto alla milanese è un piatto rinomato ed apprezzato in tutta Italia, ma ci credereste se vi dicessi che tale bontà nasce da un mastro vetraio?
Facciamo un salto nel passato, precisamente nel 1574. In quel tempo, il vetraio belga Valerio di Fiandra, risiedeva a Milano per lavorare alle vetrate del Duomo. Il suo assistente era solito aggiungere dello zafferano ai colori utilizzati per le vetrate, così da renderle più luminose.
Tale pratica gli valse il soprannome di Zafferano. Proprio lui fu l’artefice del famoso risotto.
Stando a quanto narrato in un manoscritto, in occasione delle nozze della figlia di Valerio di Fiandra, Zafferano decise, insieme al cuoco, di aggiungere un pizzico di questa spezia al risotto al burro che avrebbero servito ai commensali.
Il risotto riscosse grande successo. Il buon sapore ed il colore simile a quello dell’oro (Che simboleggiava la ricchezza), furono visti come un regalo in onore della sposa.
Nonostante il grande successo, bisognerà attendere il 1809 per rivedere il risotto alla milanese che, stando ad alcuni documenti, venne battezzato “riso giallo in padella”. Vent’anni dopo, su un libro di ricette, fa capolino il famoso“risotto alla milanese giallo”.