Pizza fritta con lava di ragù e cocktail, ispirati al patrono di Napoli, venerdì 17 e sabato 18 settembre
Come ogni anno, in questo periodo, a Napoli c’è gran fermento per l’approssimarsi del 19 settembre, giorno dedicato al santo patrono. Un evento particolarmente sentito dai partenopei, in tribolazione sin dalle prime luci dell’alba, in attesa del miracolo: ovvero della liquefazione del suo sangue racchiuso in un’ampolla custodita al Duomo.
“Faccia gialluta, accurr’ e stuta sta lampa de ‘nfierno… San Gennaro mio putente, tu scioscia chesta cènnera e sarv’ a tanta gente”. È stata quest’antica implorazione partenopea ad ispirare, stavolta, al giovane maestro pizzaiolo di Qucine Sociali, Raffaele Boccia “Mitruvius”, squisita creazione pensata in onore dell’amatissimo patrono. Un’insolita pizza fritta, allestita in altezza, che abbina al santo un’altra icona: il Vesuvio, la cui eruzione del 1631 sarebbe stata fermata proprio da Gennaro. Un’opera d’arte… tutta da gustare, la cui forma strizza l’occhio sia alla mitra, il tradizionale copricapo indossato spesso dal patrono, che al vulcano, con colata di lava di ragù napoletano, che fuoriesce dal cratere fumante e lapilli di basilico sparsi lungo le pendici.
Una bontà, che si potrà assaporare in esclusiva venerdì 17 e sabato 18 settembre nella “Corte dell’Arte” di Foqus, unica piazza coperta dei Quartieri Spagnoli, a Napoli. Una location unica, frutto di un progetto di rigenerazione urbana, ricavata dal suggestivo chiostro cinquecentesco dell’ex Istituto Montecalvario, che ospita anche Qucine Sociali, equilibrato mix tra pizzeria, lounge bar e ristorante. Ed è proprio qui, che sarà possibile gustare l’originale pizza in un insolito food pairing con “Bloody Januarius”, “sanguigno” cocktail a base di gin, lime, succo di granatina, fiori di sambuco ed aria di limone, ispirato alla reliquia del sangue di San Gennaro. Il cocktail rosso e, allo stesso tempo fumante, è un omaggio anche all’iconico Vesuvio.