Gli scatti di Salvio Parisi che ha usato il claim “Let Us All Unite”: 12 protagonisti in un progetto che unisce il mondo della gastronomia e quello del volontariato
Questo 2020 ha messo a dura prova il nostro paese e il mondo intero segnando tutti con momenti di difficoltà, ma non per questo manca l’ottimismo e la voglia di guardare avanti. La speranza di un 2021 carico di energia positiva e il forte segnale di restare uniti e solidali è il tema del Calendario Fashion&Food 2021 ideato e diretto da Salvio Parisi. Un invito a restare uniti dopo un anno difficile, ma un segno di speranza per ripartire all’insegna di un ritrovato sentimento di solidarietà.
Il claim “Let Us All Unite” è un passaggio del celebre e splendido Discorso all’Umanità di Charlie Chaplin ne Il Grande Dittatore del 1940, una preghiera e un monito, poche parole altamente evocative e attuali, come sottolinea Salvio Parisi, suo ideatore.
Ancora una volta tanti i protagonisti dei prossimi 12 mesi che verranno, stavolta non solo attori della gastronomia, ma la presenza importante di sette Onlus, tutte legate ad emergenze contemporanee: il Covid-19, la discriminazione di razza o di genere, le disabilità, il bullismo, le patologie infantili e il volontariato.
Il Calendario 2021 vuole essere un grande progetto corale che vede uniti tanti protagonisti del mondo dell’eno-gastronomia e non solo, e altrettante associazioni no-profit. Il risultato è un mosaico di volti, di storie vere e di prodotti, di sensazioni ed eccellenze partenopee e campane.
Come di consueto non mancano i preziosi dettagli che vedono i sei chef ritratti in abiti di alta moda e sartoria, rispettivamente Magdalena Maria Buczynska con gli abiti di Eles Couture, Paolo Gramaglia vestito da Cilento 1780, Leopoldo Infante da Rubinacci, Vincenzo Di Giovanni da Isaia, Maicol Izzo con Attolini e Francesco Martucci con le creazioni di Rick Owens.
A fare da controcanto sono state selezionate sei ensemble inedite che vedono insieme tanti protagonisti del mondo culturale, artistico e sociale di Napoli, uomini e donne di fascino e spessore, immortalati nelle vesti di degustatori ufficiali. Fondamentali e significative le sette Associazioni No Profit che accompagnano in questo viaggio del tempo i mesi dell’anno che verrà.
Obiettivo del calendario è proprio il racconto di queste realtà che vanno comunicate e sostenute sia attraverso le donazioni dirette di alcuni partner sia attraverso liberi contributi di chi riceve il lunario. Veste il gessato Sartoria Caracciolo il performer Mariano Gallo, in arte Priscilla, per l’associazione I Ken onlus; il soprano Roberta Maione, volontaria Unitalsi, in Livio De Simone; la giovanissima attrice Ludovica Nasti per Sostenitori Ospedale Santobono, il breakdancer Walter Fortes in Urban Jungle e Lola Bello, modella e attrice, in body Segreti Concept per Tam Tam Basket e Temporary Roots – Action Women, i sommelier AIS Alessandra Esposito e Giovanni Ippolito de La Bottega dei Semplici Pensieri e infine una delegazione di medici campani in prima fila per l’Emergenza Covid-19, capitanata da Gabriella Fabbrocini, medico e docente universitario, in soirèe Camomilla: Roberto Parrella, Giuseppe Castaldo e Ivan Gentile, tutti in smoking.
I Ken è la onlus di cultura LGBT che aiuta e accoglie giovani in difficoltà al Rainbow Center in centro città. L’Unitalsi – Delegazione Campana è l’associazione di volontari che assiste i malati nei luoghi di pellegrinaggio. Sostenitori Ospedale Santobono è una giovane onlus che supporta le necessità del nosocomio napoletano per le patologie infantili. Tam Tam Basketball a Castelvolturno è il training center per giovani immigrati con attitudine verso il basket e la street dance. Temporary Roots – Action Women è la sartoria solidale che insegna e impegna le giovani immigrate di stanza a Castelvolturno. Ed infine La Bottega dei Semplici Pensieri è la onlus che lavora per l’inserimento lavorativo e l’integrazione sociale di giovani ragazzi affetti da sindrome di Down.
Molti partner, brand dal fashion, design e wellness (Miamo) o aziende leader nel food&wine e piccoli artigiani del buono che hanno reso possibile la realizzazione del progetto, i cui prodotti sono ritratti nei set fotografici.