La strategia del brand punta a una maggiore professionalità mantenendo immutata l’identità e il legame con il Cilento e con i suoi artigiani
In occasione del suo primo Media Day 2021, Carmine Mainenti, co-amministratore del gruppo DaZero, ha presentato le novità che coinvolgeranno tutte le sedi delle pizzerie del gruppo presenti in Italia. Un format che festeggia il suo settimo compleanno, quello portato avanti dal gruppo delle pizzerie DaZero, che da Vallo della Lucania ha seminato la sua passione e il racconto del territorio cilentano attraverso la pizza.
Ad oggi il gruppo conta ben tre locali a Milano, uno a Torino, uno a Matera, uno a Firenze e naturalmente la sede di Vallo, da dove sono partiti nel 2014 e che diventerà anche laboratorio di sperimentazione, oltre che un luogo dove poter rivivere la storia di Da Zero.
La formula non è un franchising, bensì una visione che ha al centro storie di uomini nell’ottica di rafforzare sempre più il legame con il territorio cilentano e i produttori locali. Da Zero ha infatti avviato da anni una collaborazione che prende il nome di “Incontro”, un co-branding tra le pizzerie e alcuni artigiani cilentani. È Giuseppe Boccia – che si occupa della comunicazione del gruppo – a raccontarci la genesi e i suoi prossimi sviluppi: “Il progetto Incontro è il suggello del percorso compiuto in questi sette anni di attività durante i quali la nostra prerogativa è stata quella di voler dare lustro e visibilità ai meravigliosi frutti del nostro territorio. Abbiamo mosso i primi passi con i produttori locali e con loro abbiamo deciso di andare avanti certi che è la strada giusta per emergere e differenziarci da quelli che operano nel settore. La conoscenza diretta di questi artigiani, scelti per un progetto fondato sulla sostenibilità, viene rafforzata dalla linea di prodotti a marchio DaZero, che gli artigiani di questa filiera produrranno in esclusiva per noi per noi.
È dal 2014 che lavoriamo per creare una rete di produttori locali che con il loro lavoro danno forza e diversità al nostro format. Di queste persone abbiamo conoscenza personale essendo molti di loro nostri amici o conoscenti già prima che DaZero iniziasse il suo percorso e con loro condividiamo ideali e modo di lavorare. Già da qualche tempo abbiamo in linea il pomodoro realizzato in collaborazione con l’azienda agricola Maida di Capaccio e tra qualche settimana uscirà la birra prodotta dal birrificio Fiej di Castelnuovo Cilento. Durante il 2021 altri prodotti saranno presentati. Tutti saranno acquistabili presso le nostre pizzerie in attesa di lanciare il sito di e-commerce dedicato all’iniziativa. Siamo fiduciosi che “Incontro” possa essere una ulteriore leva per creare economia sul nostro Territorio e per far conoscere le eccellenze che da lì provengono”.
Antonello Schiena, direttore generale del gruppo, fa eco a Mainenti: “Ho sempre sostenuto che da soli si comincia ma assieme si va lontano. Ecco il mio metodo manageriale, responsabilizzare ogni singolo collaboratore di DaZero, affinché ciascuno diventi imprenditore di sé stesso, tenendo presente che lavoriamo tutti per un obiettivo, fare di DaZero un posto dove si sta bene”.
I progetti diventano sempre più ambiziosi e lo staff si arricchisce anche di un’altra figura, Marco Fierro con alle spalle importanti esperienze di conduzioni di locali e di team, nonché diversi premi conseguiti grazie alle sue pizze. Marco avrà il ruolo di pizzaiolo manager, ossia colui che coordinerà tutte le sedi di DaZero tale da dare a tutte le sedi impronta precisa. “Mi occuperò di unificare i processi delle varie pizzerie come riferimento dei pizzaioli. Sono di Vallo della Lucania entrare in questo team è come tornare alle origini, sono orgoglioso di far parte di questa famiglia”.
Con lui entra in menù la Margherita Cilentana, una proposta che continuerà a tracciare le orme della filosofia di DaZero. La Margherita Cilentana, è nata per dare una mia interpretazione alla margherita usando solo prodotti degli artigiani del Cilento. Ci sarà quindi la mortella, prodotta da diverse generazioni e conservata in foglie di mirto perché i pastori che la producevano la trasportavano. Il “Pomodoro Giallo” di Rofrano, frutto che era in estinzione e che è stato recuperato dai giovani agricoltori Giovanni Speranza e Giovanni Cavallo grazie a una manciata di semi ritrovati in un fazzoletto conservato da un’anziana del Paese. Coltivato in altura, Il pomodorino giallo di Rofrano, viene raccolto verso fine estate e appeso come piennolo in locali areati e asciutti. Si conserva fino a marzo o aprile dell’anno successivo. Immancabile una spolverata di Cacio ricotta di capra e la polvere di mirto che completa sia per profumi che per aspetto questa pizza sostituendo il basilico. Sono tutti ingredienti semplici che rappresentano questa terra ricca.
DaZero quindi riparte con fiducia e in attesa di una più concreta e costante riapertura punta sul progetto “Incontro” come ulteriore leva per creare economia nel loro territorio e per far conoscere le eccellenze che da lì provengono.