Il progetto punta a valorizzare l’innovazione delle imprese e le storie di coraggio e bellezza
Avere cura della Terra, è questa la missione principale che gli animatori di EnoTerra si sono preposti e che intendono portare avanti attraverso la divulgazione e la promozione delle buone pratiche culturali ed imprenditoriali che hanno come focus principale la sostenibilità. I promotori di EnoTerra sono profondamente convinti che la rivoluzione green e la transizione digitale rappresentino due dei principali elementi per ricostruire e rigenerare l’economia dei territori dopo la grande crisi determinata dal Covid-19. Nel manifesto pubblicato sul sito del progetto, enoterra.eu, è possibile leggere alcuni punti cardini che caratterizzano la mission: sostenibilità, cura del territorio, innovazione del territorio, promozione di un turismo di nuova generazione sostenibile, il futuro dell’impresa della ristorazione perché termine ultimo della nuova produzione agroalimentare alle prese con la sfida del Green Deal, la cultura mediterranea in quanto culla dell’Europa e del Mezzogiorno.
Al centro l’idea che territorio è innovazione in quanto questi sono due elementi fondamentali su cui si basa il nuovo paradigma dello sviluppo locale, dell’economia del turismo e culturale. EnoTerra vuole mettere in luce gli innovatori, le storie di ripresa, resilienza, gli sguardi oltre il confine e i respiri lunghi che abitano nei nostri territori. Questo nuovo paradigma ci viene suggerito dal volume “Innovazione e Territorio” scritto da Giancarlo Dall’Ara, Presidente dell’Associazione nazionale degli Alberghi Diffusi e dell’Associazione Nazionale Piccoli Musei (APM), il quale sostiene che “Il nuovo paradigma suggerito in questo libro propone un diverso terreno competitivo e vuole essere l’occasione per valutare serenamente i nostri reali punti di forza: il territorio e la risorsa umana”.
Come ribadito anche nel manifesto fondativo del progetto, oggi si parla molto di sostenibilità ad ampio spettro. Sono molte le persone che tendono ad usare meno l’aereo, a mangiare meno carne e a differenziare correttamente i rifiuti e a prendersi cura di giardini urbani, parchi e spiagge. Gli effetti dei cambiamenti climatici sono ormai evidenti e siamo tutti maggiormente consapevoli di aver, nel corso della storia, consumato gran parte delle risorse del nostro pianeta più velocemente di quanto avremmo dovuto. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza la transizione ecologica gioca un ruolo principale, con forti investimenti che porteranno ad un vero e proprio cambio di paradigma. Ma per un cambio reale dello status quo bisogna rivoluzionare anche la cultura che è alla base di ogni azione. E di ogni politica.
EnoTerra vuole quindi contribuire a praticare l’innovazione e a costruire un mondo migliore, partendo dalle pratiche quotidiane e dalla messa in pratica di una nuova idea di sviluppo che tenga dentro la centralità persona e la cura degli spazi.
EnoTerra è un progetto in fase di start up promosso da Mariangela Meliante, architetto, Sergio Ragone, giornalista ed esperto di comunicazione, Giuseppe Sabia, creative director, ed è aperto ai contributi di quanti ne vorranno condividere principi e missione.