L’esistenza di Napoli sotterranea è legata alla sua conformazione geologica, di roccia di tufo, leggera e stabile, oltre che ad avere la tipica pianta di città greca
L’inizio e la crescita di Napoli sotterranea è da considerare intorno al 470 a.C., a opera dei Greci. Queste trasformazioni e lavori, servivano per portare l’acqua in città, attraverso cisterne per l’acqua piovana. Nei secoli successivi, con i romani, per l’espansione della città, fu realizzato un acquedotto, con l’intento di portare l’acqua dalle cisterne attraverso una rete di cunicoli in città.
Nel 1266, con l’avvento degli Angioini, la città crebbe a livello urbanistico, portando a maggior estrazione di tufo per i propri edifici, la città nasce e cresce sopra la cava che le ha fornito i materiali. Ad incidere sulla sorte del sottosuolo, fra la fine del 1500 e l’inizio del 1600, furono defli editti che proibivano l’introduzione di materiali da costruzione, per evitare espansioni incontrollate, dunque, gli abitanti, sfruttarono le risorse già presenti, ampliando anche le cisterne e ricavandone delle nuove, oltre che a espandere la città. Nel 1885, in seguito a una epidemia di colera, fu adottato un nuovo acquedotto, abbandonando di fatto le cisterne.
L’ultimo cambiamento risale alla seconda guerra mondiale, quando furono realizzati rifugi anti aerei, oltre che posti per ricoveri. Nel dopo guerra, le macerie e mezzi danneggiati furono scaricati nel sottosuolo, fino agli anni 60’ dove però continuò a essere usato come una sorta di discarica e anche come deposito giudiziario.
Nel 1968 però iniziarono a verificarsi casi di dissesti, dovuti alle rotture delle fogne o a perdite d’acqua, che in alcuni casi, portarono proprio a voragini.
In circa 20 anni di lavori, scavi e bonifiche, grazie all’impegno di associazioni e volontari, dalle viscere di Napoli hanno riportato alla luce un vero e proprio museo sotto terra, con cui è possibile conoscere una pagina di storia di Napoli ma anche del nostro Paese.
Per accedere a Napoli sotterranea, esistono due ingressi principali: uno si trova in Piazza Trieste e Trento e l’altro invece in Piazza Gaetano, ove si può prenotare anche tour guidati.
Tra le bellezze di Napoli sotterranea possiamo trovare
Gli Ipogei ellenici: Catacombe risalenti tra il III e IV secolo a.C. Qui sono sepolti gli antichi nobili greci, ma sono presenti anche sepolture diverse, come quelle sannitiche e persino egizie, prova della commistione di culture dell’antica città di Neapolis.
La Grotta di Coccio: Galleria costruita intorno al 37 a.C. a scopo militare. Serve da collegamento tra Cuma e il lago d’Averno.
Elemento celebre di Napoli sotterranea, Le catacombe: Tombe risalente all’età cristiana fino a V secolo d.C. Qui si seppellivano persone di ogni estrazione sociale.
La Galleria Borbonica, commissionata nel 1853 per volere di Ferdinando II di Borbone, doveva essere una via di fuga il mare in caso di attacchi, un collegamento rapido anche, tra la caserma a Chiaia e la reggia. Il progetto è stato però solo parzialmente completato.
Il sito fu adibito anche come Rifugio antiaereo: realizzati per nascondere la popolazione durante la guerra, difendendola da attacchi aerei. Al loro interno si possono ancora trovare “arredi”, vari utensili e spaccati, tragici, di vita, fondamentale per capire la storia recente non solo di Napoli, ma anche d’Italia.