Il titolare dell’Azienda vinicola Piero Mastroberardino e il direttore del Parco Archeologico Massimo Osanna danno il via al taglio delle uve nel Foro Boario
NAPOLI. Un brindisi con una bottiglia Villa dei Misteri 2012 ha inaugurato il taglio delle uve prodotte dall’azienda vinicola Mastroberardino nel giardino del Foro Boario del Parco archeologico di Pompei. Un progetto che va avanti dagli anni 90 quando una delle più prestigiose e antiche cantine italiane ha ricevuto l’incarico di ripristinare la viticoltura nell’antica città pompeiana.
Dal 1994, partendo da un’area limitata degli scavi ed ampliandosi alle 15 zone a vigneto di oggi, si è recuperata la vecchia tradizione della città distrutta dal Vesuvio nel 79 dopo Cristo, così da valorizzare e difendere territorio, paesaggio ed ambiente. Le vigne sono ubicate tutte nelle Regiones I e II dell’antica Pompei (tra cui Foro Boario, casa del Triclinio estivo, Domus della Nave Europa, Caupona del Gladiatore, Caupona di Eusino, l’Orto dei Fuggiaschi, ecc.) per un’estensione totale di circa un ettaro e mezzo e per una produzione potenziale di circa 40 quintali per ettaro.
Il vino Villa dei Misteri rappresenta un modo unico per raccontare e far conoscere Pompei con la sua cultura e la sua tradizione antica e quale luogo di valorizzazione e, al tempo stesso, di difesa del territorio, del paesaggio e dell’ambiente. Con l’occasione della vendemmia è stato possibile accedere alla cella vinaria, ubicata alle spalle del vigneto, e all’ambiente produttivo attiguo che ospita la ricostruzione in legno di un antico torchio per la premitura dell’uva. Entrambi i vani sono stati oggetto di recenti interventi di messa in sicurezza delle coperture.