Presentata a Vinitaly e fondata sulla tecnologia di Blockchain, punta a tutelare l’autenticità vini italiani
MILANO. Al Vinitaly arriva l’applicazione blockchain dedicata all’anticontraffazione per tutelare i vini italiani. A presentarla è Luxochain, la società che ha creato questa tecnologia, grazie alla quale ogni prodotto ha un suo “gemello digitale” registrato sulla blockchain, che permette di verificarne l’autenticità e la tracciabilità. In pratica, quando si effettua una vendita, con il passaggio del bene, viene passato anche il certificato di proprietà del bene digitale, che non è modificabile da nessun altro, se non dal proprietario effettivo del prodotto. Il consumatore, avvicinando il suo smartphone al chip, potrà scoprire tutte le informazioni sul prodotto e verificare la sua autenticità.
“Vogliamo affrontare la problematica dei prodotti contraffatti che, anche nel settore vinicolo, stanno crescendo in modo preoccupante”. Ha affermato il co-fondatore di Luxochain, Natale Consonni. “Siamo venuti qui per presentare la nostra soluzione ai 100 migliori produttori selezionati da Wine Spectator e abbiamo riscontrato grande interesse”.
Per Davide Baldi, Ceo dell’azienda: “Il valore aggiunto rispetto ai competitor è di avere la tecnologia adeguata per poter certificare qualsiasi tipo di prodotto di lusso e legarlo sulla blockchain, rendendo il processo di certificazione inalterabile”.