Nel primo decennio dell’800 Londra fu protagonista di un tragico evento causato dalla birra, che viene conosciuto come lo Tsunami di birra.
Era il 16 Ottobre 1814, quando si verifica il London Beer Flood, causato dalla rottura di una cisterna contenente 1 milione e 500mila litri di birra. Una botte della fabbrica Meux esplose a causa del cedimento di un cerchio, e causò il crollo di altri barili.
La quantità immane di birra si riversò per New Street e George Street, parte povera della città con un alto numero di piccole abitazioni. La violenta onda allagò le case e distrusse un muro in mattoni alto sette metri. Il crollo provocò la morte di una giovane impiegata.
In un appartamento in Russel Street trovarono la morte una mamma e sua figlia e, nella stessa zona, un locale con circa trenta persone fu completamente sommerso,causando altre cinque vittime. Miracolosamente un pollivendolo e la sua famiglia, furono salvati, proprio come alcuni operai della stessa birreria.
A due giorni dall’incidente, i morti accertati furono otto e, sebbene la birreria fu citata in giudizio, l’incidente venne classificato come disastro imprevedibile. Nonostante ciò, l’azienda ebbe un crollo delle vendite e, solo grazie ad un condono sulle tasse, evitò la chiusura.
Nel 1841 la birreria passò al figlio di Meux e, nel 1922, fu demolita.
Dal 2012, una taverna del posto, ogni 16 Ottobre, commemora lo Tsunami della birra.