Lo spreco alimentare vale 15 miliardi: quasi tutto avviene in casa

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spreco alimentare

Rapporto Waste Watcher 2019. Il 20 per cento degli italiani non lo sa, mentre solo l’1 per cento dice di gettare cibo ogni giorno, contro il 50 per cento di 5 anni fa

Supera i 15 miliardi l’anno lo spreco alimentare in Italia, lo 0,88 per cento del Pil di cui quasi l’80 per cento avviene dentro le mura domestiche. Pane e verdure fresche sono fra gli alimenti più spesso buttati, ma a pesare sulla pattumiera sono bevande analcoliche, legumi, frutta fresca e pasta senza nemmeno essere stati consumati.

Nelle fasi di produzione e distribuzione, invece, si spreca cibo per poco più di 3 miliardi, il 21,1 per cento del totale. Sono i dati diffusi oggi alla Fao in occasione della sesta Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, dal progetto 60 Sei ZERO dell’Università di Bologna con il Ministero dell’Ambiente e la campagna Spreco Zero dello spin off Last Minute Market. Ancora una volta la fotografia dello spreco punta il dito sulle abitudini in casa, ma 4 italiani su 5 non se ne rendono conto.

Secondo il Rapporto Waste Watcher 2019 il 20 per cento degli intervistati spreca a sua insaputa: dichiara che si spreca soprattutto nel commercio (47 per cento) e nel pubblico, dalle scuole agli ospedali, dagli uffici alle caserme (27 per cento).

Una situazione comunque in netto miglioramento dove gli effetti della sensibilizzazione anti-spreco casalingo si sentono. Oggi appena l’1 per cento dichiara di gettare cibo ogni giorno, mentre nelle rilevazioni 2014/2015 lo dichiarava 1 italiano su 2.

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