La Tenuta Dello Scompiglio ad “Anteprima vini della Costa Toscana”

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Tenuta Dello Scompiglio

I rossi toscani IGT bio della Tenuta di Vorno (Lucca) saranno tra le proposte della annuale rassegna dedicata ai profumi e sapori della Toscana

TOSCANA. Sabato 4 e domenica 5 maggio, la Tenuta Dello Scompiglio di Vorno (Lucca) partecipa alla 18ma edizione di Anteprima vini della Costa Toscana. L’annuale rassegna dedicata ai profumi e sapori della costa toscana, negli spazi dello storico complesso del Real Collegio di Lucca. Durante la due giorni si propongono i rossi toscani IGT bio, prodotti nella Tenuta con l’enologo Claudio Gori. Vini che seguono i dettami della vinificazione naturale e nel più totale rispetto dell’ambiente e del territorio: “Lavandaia, Madre”, “Lavandaia, Pura”, “Lavandaia, Nuova”, “Lavandaia, Alta”, “Lavandaia, Bassa”.

La produzione di vino fa parte di un più ampio progetto ideato dalla regista e artista Cecilia Bertoni. Prende vita nella Tenuta Dello Scompiglio, coniugando arte, natura e cultura in un tutto organico e in perenne evoluzione. All’interno della Tenuta, accanto all’Azienda Agricola, coesistono infatti un ristorante e un’associazione culturale che fanno Dello Scompiglio una fucina artistica in continuo movimento. Un luogo in cui la cultura, intesa nel suo senso più ampio, diviene incessante sperimentazione di nuovi linguaggi.

Oltre alla produzione di vino, olio, verdure e frutta e alle proposte gastronomiche della Cucina Dello Scompiglio, si realizzano e si ospitano performance, concerti, mostre, installazioni. Si propongono laboratori, corsi, lezioni Metodo Feldenkrais e attività culturali per bambini e ragazzi, con rassegne teatrali, laboratori e campi estivi per i più piccoli.

“Lavandaia, Madre”

Nell’antico vigneto della Tenuta Dello Scompiglio sono stati individuati i vitigni autoctoni Canaiolo, Colorino e Sangiovese. Dalla vinificazione di queste tre varietà nasce il “Lavandaia, Madre”. Attraverso una cernita attenta delle uve, sia in campo sia in cantina e una vinificazione in fusti di legno aperti, preceduta da un periodo di macerazione a freddo volto ad estrarre aromi e colore dalle bucce.

L’elevazione dei vini avviene in piccoli fusti di rovere, lasciando che il tempo crei una naturale fusione tra il frutto delle uve e il naturale respiro del legno. Il risultato è un vino che scivola dolcemente sul palato e dona al naso piacevoli sensazioni di frutta fresca matura.  Uvaggio: Sangiovese, Colorino, Canaiolo.

“Lavandaia, Bassa”

Dalle viti riprodotte dal vigneto “Vigna Madre”, le cui uve vengono raccolte a mano, nasce il “Lavandaia, Bassa”. Dopo un’accurata cernita, le uve migliori e sane vengono fatte macerare a freddo, per ottimizzare l’estrazione degli aromi. La vinificazione avviene in acciaio inox a temperatura controllata, con una macerazione sulle bucce di circa 20 giorni, che permette una migliore estrazione del colore.

Il vino così ottenuto affina per circa 18 mesi in barriques, periodo in cui gli aromi fruttati e minerali, vivaci e fragranti, si fondono con quelli caldi e vellutati del legno. Uvaggio: Sangiovese, Colorino, Canaiolo.

“Lavandaia, Alta”

Provenienti dalla vigna più alta della Tenuta, le uve di Syrah vengono raccolte rigorosamente a mano quando hanno raggiunto la maturità sensoriale.

Dopo la macerazione a freddo e la fermentazione a temperatura controllata, il vino affina in fusti di rovere nuovi e riposa lungamente in bottiglia. Il risultato è un vino dalle calde e avvolgenti note di ciliegia, cacao e liquirizia, supportate da tannini fitti e rotondi che accarezzano il palato. Uvaggio: Syrah.

“Lavandaia, Pura”

Attraverso lo studio del territorio della Tenuta sono stati scoperti terreni eccellenti per il Syrah, vitigno che costituisce l’anima del “Lavandaia, Pura”. Raccolte alla giusta maturazione sensoriale e dopo una macerazione a freddo, le uve vengono vinificate in acciaio, a temperatura controllata, e poste in piccoli fusti di rovere per la fermentazione malolattica e l’affinamento.

L’evoluzione aromatica è il risultato naturale di un affinamento di circa 22 mesi e il vino ottenuto rispecchia il frutto del Syrah: le note dolci della ciliegia, intrecciate con sentori di ribes nero, si uniscono con il piacevole boisé dei legni che sfuma fra il cioccolato fondente e caffè tostato. Uvaggio: Syrah.

“Lavandaia, Nuova”

Espressione autentica del territorio, il “Lavandaia, Nuova” nasce da uve Sangiovese perfette e mature, raccolte a mano nei vigneti della Tenuta, macerate a freddo per estrarne le componenti aromatiche varietali e raffinarne il bouquet. L’affinamento in serbatoi in acciaio, sulle proprie fecce fini, le continue movimentazioni sui lieviti della Azienda, ne ammorbidiscono il corpo e ne esaltano i tipici profumi di viola, ciliegia matura, lampone, fragoline di bosco, mora e pepe nero, vivacizzati da una nota minerale donata dai terreni Dello Scompiglio.

Servito a una temperatura di 14-16°C, il connubio di profumi e il gusto fresco e piacevole della frutta rossa rendono il “Lavandaia, Nuova” all’olfatto quasi un Bianco o un Rosato importante, con una dolcezza di tannini così soavi da non sembrare neppure il nobile vitigno di Toscana Sangiovese. Uvaggio: Sangiovese.

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