L’opera marmorea, del Bernini e del Naccherino, risalente al ‘600 ha subito un lungo restauro delle componenti marmoree, a cura del Comune di Napoli e anche un rifacimento tecnico – idraulico a cura della Abc
L’opera del ‘600, la “Fontana del Gigante” realizzata dagli scultori e artisti Pietro Bernini e Michelangelo Naccherino, è finalmente ritornata a zampillare dopo anni di restauro. Il restauro delle componenti marmoree è stato a cura del Comune di Napoli, mentre il rifacimento dell’impianto tecnico per le luci e idrico è stato a cura della Abc.
Il rifacimento ha portato a un nuovo impianto del trattamento dell’acqua, importante per il mantenimento dei marmi. In particolare si tratta di un moderno sistema di pompaggio dell’acqua con tra blocchi motore, mentre l’impianto luminoso è invece più sostenibile e a basso consumo. Quest’ultimo è stato realizzato in modo da poter far emergere in tutta la sua bellezza il complesso marmoreo della fontana.
L’opera fu commissionata per volontà di don Antonio Alvarez di Toledo. La sua prima collocazione era a Piazza Plebiscito, accanto al Palazzo Reale, assieme, successivamente a un busto colossale che raffigurava il Dio Giove, il quale fu rinvenuto a Cuma nel 1815 e assemblato nelle sue parti, per questo fu denominato Gigante, ecco perché, per via del suo posizionamento contiguo alla fontana questa ne prese anche il nome.
Nel 1882 entrambi furono spostati vicino al Palazzo dell’Immacolatella, motivo della quale trae una seconda denominazione: “La Fontana dell’Immacolatella”. La sua attuale collocazione risale al 1905, sul lungomare della città, a Santa Lucia.
La sua struttura è composta da tre archi a tutto sesto con sopra raffigurati gli stemmi della città di Napoli, dei vicerè e al centro il Re sorretto da due putti (degli angioletti). Nell’arco centrale sono presenti due animali marini ai lati di una piccola fontana e negli archi laterali invece sono collocate delle divinità fluviali che sorreggono dei mostri marini, inoltre sono presenti due cariatidi, alle estremità laterali che sorreggono delle cornucopie. Un monumento storico davvero molto bello, visitabile 24h su 24, senza costi e accessibile a tutti.