La fabbrica di cioccolato di Napoli: la storia di Gay-Odin

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Gay-Odin

La storica cioccolateria partenopea, da più di un secolo l’antica fabbrica artigianale crea capolavori creativi e gustosi, tutti da assaggiare, dando grande priorità alla qualità e agli ingredienti

Se durante una conversazione comune dovesse uscire fuori che a Napoli c’è una fabbrica di cioccolato molto particolare, la nostra immaginazione rimanderebbe subito a quella che si vede nel film “La Fabbrica di Cioccolato” del 1972, o a quello un po’ più recente del 2005, eppure non è nessuna tra queste.

Si tratta, di una antica cioccolateria fondata a Napoli nel 1894 dal confettiere piemontese Isidoro Odin, che, apre il suo primo punto vendita nel quartiere Chiaia, il salotto buono della città. L’attività, misto di laboratorio e punto vendita, e subito un gran successo, innovativo e gustoso, diventando ormai una tappa fissa di ristoro. Dopo il consolidamento, Isidoro sposa Onorina Gay, creando insieme il marchio Gay-Odin.

Negli anni 20 del 900’ la fabbrica si sosta a Via Vetriera, e dal 1993, l’antico laboratorio è riconosciuto come monumento storico, con all’interno persone che lavorano il cioccolato in modo manuale e un piccolo museo con macchinari e utensili antichi per realizzare le gustose leccornie a cacao.

Il cioccolato è il grande protagonista dei vari punti vendita sparsi su quasi tutto il territorio nazionale, tra Napoli, Roma e Milano. Possiamo trovarlo sotto forma di tantissime vesti: caldo, fondente, aromatizzato ad agrumi, da bere come liquore o come crema da spalmare.

Il grande successo è dovuto sicuramente alle svariate prelibatezze fantasiose proposte: da ghiande o noci ripiene di crema, le famose scorzette d’arancia ricoperte di cioccolato, gli anellini ripiene di liquore all’anice e tante altre gustosità, tra cui la “cioccolata foresta”, un pezzo di cioccolato realizzato con rami e tronchetti di cioccolata sistemati a catasta a forma di vulcano.

Entrare qui non è solo un viaggio per il gusto, ma anche per gli occhi, tra vedere macchinari d’epoca e vederli in azione per realizzare veri capolavori di pasticceria.

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