Il 26 e 27 ottobre 2019 presso Fabbrica Orobia. Tante le iniziative per il pubblico: laboratori per adulti tenuti da maestri pizzaioli, lezioni di pizza per i più piccoli, workshop per addetti ai lavori
MILANO. Milano è pronta a fare da palcoscenico per alcuni dei migliori pizzaioli d’Italia. Sabato 26 e domenica 27 ottobre, all’interno dei 6.000 mq di Fabbrica Orobia, va in scena infatti, per la prima volta nel capoluogo lombardo, La Città della Pizza, il grande evento (con ingresso gratuito), ideato da Vinòforum e realizzato con la collaborazione di Ferrarelle, dedicato al prodotto italiano più amato nel mondo.
A essere rappresentate saranno tutte le diverse scuole stilistiche dello Stivale: “Napoletana”, “All’italiana”, “A degustazione”, “Al taglio” e “Fritta”. Non mancherà inoltre una postazione dedicata al “Senza glutine”. E, per finire, spazio anche ai golosi “Fritti all’italiana”. Tema dell’edizione meneghina de La Città della Pizza sarà l’avanguardia e, per questo motivo, ogni pizzaiolo proporrà un menu composto da tre diversi tipi di pizza: una tra le due grandi classiche, margherita o marinara, un proprio cavallo di battaglia e una pizza d’avanguardia, creata appositamente per l’occasione.
Sabato 26 saranno dunque presenti nelle cosiddette “case”, ovvero le pizzerie temporary presenti all’interno di Fabbrica Orobia: Errico Porzio, di Pizzeria Porzio da Napoli, per la categoria “Napoletana”; Antonio Pappalardo della pizzeria La Cascina dei Sapori di Rezzato (Brescia), per la pizza “A degustazione”; Ivano Veccia, di Qvinto a Roma, per la “Napoletana”; Fabrizio Franco e Omar Abdel Fattha, di Pane e Tempesta a Roma, per la pizza “Al taglio”; Lello Ravagnan, di Grigoris a Chirignago (Venezia), per la categoria “All’italiana”; Attilio Albachiara, dell’Associazione Mani d’Oro di Acerra (Napoli), per la “Pizza fritta”; Paolo De Simone, di Da Zero a Milano, per i “Fritti all’italiana”.
Domenica 27, davanti ai forni prenderanno posto: Ciro Salvo, di 50 Kalò a Napoli, categoria “Napoletana”; Tommaso Vatti, La Pergola a Radicondoli (Siena), “A degustazione”; Leonardo Gombi e Rahman Md Rezuanur, Forno Brisa di Bologna, “Al taglio”; Daniele Vaccarella, La Braciera di Palermo, “All’italiana”; Vincenzo Esposito, Carmnella di Napoli, “Napoletana”; Luigi Cippitelli, Pizzeria Luigi Cippitelli a San Giuseppe Vesuviano (Napoli), “Pizza fritta”; Mirko Rizzo e Jacopo Mercuro, di 180g di Roma, “Fritti all’italiana”.
In entrambe le giornate, per la categoria “Senza glutine”, sarà presente Sara Palmieri, della Pizzeria 10 di Napoli.
Grandi interpreti dell’arte della pizza dunque, selezionati dal team di autori composto da Emiliano De Venuti, ideatore de La Città della Pizza e CEO di Vinòforum, dai giornalisti Luciano Pignataro, Luciana Squadrilli e Tania Mauri e dal maestro pizzaiolo, del marchio Berberè, Matteo Aloe. Passione, qualità, ricerca, cura e attenzione per tutte le fasi della produzione i criteri per la selezione enunciati nel “manifesto” de La Città della Pizza (www.lacittadellapizza.it/il-manifesto). A questi si è aggiunto poi, come da tema conduttore dell’evento, un elevato indice di avanguardia.
“Facendo tappa in una città come Milano – sottolinea Emiliano De Venuti – ci è sembrato doveroso trovare un filo conduttore della manifestazione che fosse anche in linea con l’ambiente circostante. E quindi un luogo in costante fermento, sempre al passo con i tempi e con lo sguardo rivolto verso il futuro. A La Città della Pizza avremo dunque alcuni dei protagonisti della new wave della pizza italiana, che portano avanti concetti come la grande attenzione per gli impasti, la ricerca delle materie prime del proprio territorio, lo studio della tradizione e la sperimentazione e così via. In poche parole gli alfieri di un movimento nuovo, per certi versi rivoluzionario, che hanno ben chiaro però quanto la pizza sia e debba continuare a essere un alimento popolare e conviviale”.
Con le tante proposte da mangiare, non mancherà la possibilità di sperimentare abbinamenti, a partire da quelli con la Birra Artigianale firmata Baladin. Mentre per gli amanti del vino saranno diverse le etichette da poter degustare, tra cui quelle firmate Mossi 1558.
Ma a La Città della Pizza il pubblico potrà, letteralmente, mettere le mani in pasta in prima persona, grazie ai laboratori, gratuiti e dedicati a tutti gli adulti, appassionati e novelli pizzaioli. Impasti, lievitazioni, condimenti, tanti gli argomenti da affrontare seguendo le indicazioni dei grandi maestri.
Si parte, sabato 26 alle 11.30, con il Topping, sempre più ricercato e d’eccellenza, insieme a Marzia Buzzanca, maestra della pizza gourmet a lievitazione naturale; poi, alle 16, focus sulla Pizza gluten free, con la napoletana Sara Palmieri e il suo impasto rigorosamente senza glutine, “alternativo, non sostitutivo”. La giornata finisce con il laboratorio Il pane, alle 18.30, in compagnia di Giovanni Mineo, il maestro panificatore di Crosta, Milano. La Domenica riparte con lo stesso tema alle 11.30, ma questa volta con Gregorio Di Agostini del Forno Brisa di Bologna; alle 14.45 spazio alla Pizza in teglia con Davide Fiorentini, pioniere della pizza gourmet fin da tempi non sospetti; alle 17.15 sarà la volta del laboratorio Acqua, impasto e pomodoro condotto da Ciro Salvo di 50 Kalò, vero caso di successo a Napoli; infine, alle 18.30, riflettori puntati su I mille volti della Margherita con Giorgio Caruso di Lievità, Milano.
E se gli adulti saranno impegnati nelle “lezioni di pizza”, i più piccoli, dai 3 anni in su, non resteranno certo a guardare. Per loro la possibilità di realizzare tante pizze colorate e gustose grazie ai divertenti “Kids Lab” realizzati grazie alla collaborazione con Boing (canale 40 del DTT) e Cartoonito (canale 46 del DTT). Anche per i baby pizza lover la partecipazione è gratuita, mentre la prenotazione può avvenire direttamente in manifestazione.
Per tutti gli addetti ai lavori, invece, sono in programma interessantissimi workshop durante i quali verranno approfondite, con l’aiuto di personalità di spicco del mondo della pizza, tematiche sempre più attuali e rilevanti, inerenti la sostenibilità, l’imprenditoria, gli aspetti salutistici e tante altre questioni tecniche.
Una grande attenzione verrà riservata infine a tutte quelle che sono le materie prime della pizza, da quelle “base”, come la farina, il pomodoro, l’olio extravergine di oliva e la mozzarella, a quelle protagoniste dei topping più fantasiosi, come i salumi, le conserve e i formaggi. Il pubblico potrà accedere dunque a un ampio spazio market dove conoscere, degustare e acquistare i prodotti di piccole e grandi aziende italiane vocate all’eccellenza.