Un progetto portato avanti dall’imprenditore Pierluigi Presciuttini che dal 2016 ha iniziato a recuperare oliveti abbandonati nella Tuscia
L’oro verde sulle nostre tavole, l’olio, è il dono prezioso di una pianta diffusa e nota ormai in tutto il mondo e oggi simbolo della civiltà mediterranea. In Palestina sono stati rinvenuti i frantoi più antichi, risalenti a parecchi millenni prima di Cristo, passando poi in Egitto, a Creta, nell’Attica e in tutto il bacino Mediterraneo grazie a Fenici, Greci e Cartaginesi. Infatti sono stati i Greci a introdurlo in Italia intorno al 1000 a.C. e gli Etruschi a coltivarlo e a dare il nome al suo frutto più prezioso: eleiva, l’olio. I Romani hanno poi diffuso le tecniche di coltivazione, spremitura e conservazione in tutti i paesi conquistati. E ancora oggi l’olio Evo è quello realizzato come nell’antichità, viene ricavato con la sola spremitura di olive sane, quelle che non hanno mai toccato terra e la sua lavorazione viene fatta unicamente con supporti meccanici senza l’aggiunta di additivi. In pratica, le olive non vengono sottoposte a trattamenti chimici, per questo oggi la cultura dell’olio evo di qualità sta diventando sempre più diffusa per tutti i benefici che apporta alla nostra salute, perché è un alimento sano, nutraceutico e fondamentale della cucina Mediterranea, recentemente è stato promosso a farmaco dalle autorità Statunitensi.
Recupero di oliveti abbondonati
Il recupero di queste magnifiche piante salvate dall’incuria è quello realizzato da un giovane imprenditore nella Tuscia, Pierluigi Presciuttini, cresciuto nell’azienda di famiglia a Montefiascone, in provincia di Viterbo, un frantoio creato dai suoi genitori nel 1962. Pierluigi dal 2016 recupera gli oliveti abbandonati delle campagne circostanti, per mantenere il prodotto vicino al frantoio, una volta rimessi in produzione riesce anche a salvaguardare il territorio. Attualmente gestisce circa 3500 piante dalle quali ottiene le olive che sono raccolte e frante “…diNotte”.
Dagli oliveti abbandonati nasce “l’olio di notte”
Dalla raccolta di questi olivi, effettuata di notte evita i processi di ossidazione dovuti alla luce solare, le temperature più basse inoltre non innescano processi fermentativi. Immediatamente dopo l’estrazione l’olio evo viene microfiltrato ed imbottigliato in atmosfera protetta all’interno di un contenitore realizzato in uno speciale vetro violetto impenetrabile alla luce solare che, bloccando l’intero spettro luminoso, garantisce una protezione ottimale dai processi d’invecchiamento e aumenta la durata nel tempo delle caratteristiche pregiate ottenute da una raccolta precocissima. I valori di acido oleico libero e il numero dei perossidi rimangono quindi molto bassi ed invariati, anche i polifenoli ne traggono giovamento.
Dal recupero nasce un’associazione di promozione sociale
Soltanto nella Tuscia si sono oltre 100 mila piante abbandonate. Da questa evidenza è partita l’avventura di Pierluigi che, pianta dopo pianta, è arrivato a recuperarne oltre 3.500. Lui da solo assieme a un gruppo di amici che si sono appassionati nell’avventura tanto da avere necessità di rendere questa attività strutturale e continuativa e hanno dato vita all’Associazione di Promozione Sociale Gli Olivi di Etruria che si prefigge di recuperare il patrimonio olivicolo ed oleario dell’Etruria intera, attraverso manifestazioni, degustazioni, corsi di assaggio ed iniziative gastronomiche legate al mondo dell’Olio di Eccellenza.
Il frantoio inserito nella Guida Flos Olei
Uno degli ultimi successi per il Frantoio è essere stato inserito tra le top 500 aziende nel mondo come migliore azienda di produzione olivicola dalla guida Flos Olei 2020.
“È con grande soddisfazione scoprire che sono ufficialmente presente nella Guida Flos Olei tra le 500 migliori realtà produttive del settore oleario Mondiale. Chi se lo sarebbe mai aspettato anche solamente due anni fa? – dichiara Pierluigi Presciuttini – Gran parte del merito va a Giorgio Mori ed ai suoi macchinari. Non è assolutamente un punto di arrivo ma solamente la partenza, perché come dicono i produttori bravi, l’Olio migliore deve ancora essere estratto!”
Flos Olei è un concorso internazionale, rivolto annualmente alle migliori aziende di produzione olivicola mondiali, dal quale scaturisce una guida, pubblicata anch’essa annualmente, mirata a descrivere, divulgare e promuovere quelle che si sono distinte in questa selezione (le top 500). Il concorso prevede una valutazione degli oli da parte di un panel di esperti assaggiatori coordinato da Marco Oreggia, giornalista enogastronomico ed esperto di olio a livello internazionale.
Giunta alla undicesima edizione della Guida unanimemente considerata la più importante pubblicazione di settore a livello internazionale: Flos Olei 2020. In doppia lingua, italiano-inglese e italiano-cinese, comprende una panoramica sull’olivicoltura nei 5 continenti, per un totale di 53 Paesi, e recensisce le 500 migliori aziende di produzione olearia al mondo.