Rinnovata la carica all’unanimità e delineate le linee di azione future: internazionalizzazione, enoturismo e formazione
Idee chiare, coesione e voglia di far conoscere nel mondo il Custoza come vino contemporaneo e in linea con i nuovi trend. Sono questi gli elementi che caratterizzeranno il prossimo triennio del Consorzio Tutela Vino Custoza, che vedrà alla guida Roberta Bricolo (Cantina Gorgo) affiancata da Marica Bonomo (Monte del Frà) e Luca Oliosi (Cantine di Verona). Una squadra che si presenta coesa e motivata e rappresenta in modo bilanciato tutte le realtà del territorio, dai piccoli produttori alle importanti realtà cooperative. Un’armonia che è anzitutto risultato del lavoro svolto negli ultimi anni.
“Ci siamo riscoperti al nostro interno sempre più uniti nella volontà di aumentare la qualità e la percezione del Custoza, aprendoci anche a nuovi mercati internazionali”. Afferma la presidente Roberta Bricolo. “Il 2022 è stato un anno molto complesso ma tutta la denominazione si è spesa con il massimo impegno per aumentare la conoscenza del vino Custoza. Abbiamo realizzato un’ampia e articolata attività promozionale per dare visibilità alla denominazione sia sul mercato interno che estero, dedicandoci a valorizzare anche il filone enoturistico ed implementando gli strumenti di comunicazione”.
Lo sguardo ora è rivolto al futuro. Tra le novità più importanti introdotte dal nuovo CdA, la creazione di tre commissioni: Sostenibilità e Gestione agronomica, Giovani e Disciplinare. La prima lavorerà per implementare l’utilizzo di metodologie produttive che favoriscano il risparmio idrico e l’ottimizzazione delle risorse; il Consorzio investirà ancora di più in una costante attività di monitoraggio in campo, per dare ai nostri produttori informazioni agronomiche puntuali e precise che li aiuteranno nella gestione sostenibile dei vigneti; la seconda coinvolgerà le nuove generazioni di produttori stimolandoli ad arricchire le attività consortili con nuove visioni e letture diverse; la terza sarà impegnata nello studio delle potenzialità del territorio e dei vitigni per ricercare la più alta espressione del Custoza.
“L’impegno per il prossimo triennio sarà promuovere la presenza internazionale, puntando sulle caratteristiche di freschezza, contemporaneità e piacevolezza, sempre più trendy, facendo capire al tempo stesso che il Custoza è capace anche di evolvere in versioni complesse e longeve”. Commenta Bricolo: “Per questo motivo saranno potenziate le masterclass dedicate al “Custoza: Contemporary Blend”, proposte anche a Vinitaly. Continueremo a investire nella ricerca agronomica ed enologica per capire fino a dove si può spingere l’interpretazione del nostro vino e, infine, svilupperemo un grande progetto di formazione interna ed esterna, rivolta ai produttori, alle scuole alberghiere e agli istituti superiori del turismo e agli operatori del settore accoglienza e ristorazione”.
Nel programma futuro un’attenzione particolare sarà data infatti all’enoturismo, già sviluppato nell’area, sia aiutando le aziende ad accogliere gli ospiti con strumenti e modalità aggiornate e contemporanee, sia organizzando eventi sul territorio che facciano scoprire le Terre del Custoza e tutte le sue attrattive.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio: Roberta Bricolo (Presidente), Marica Bonomo e Luca Oliosi (vicepresidenti), consiglieri Alessandro Bianchi, Paolo Campagnola, Luigi Caprara, Stefano Casali, Luca Degani, Giuliano Fasoli, Paolo Fiorini, Alberto Marchisio, Alessandro Pignatti, Franco Piona, Luca Sartori, Luigi Turco.
Le performance del Custoza nel 2022
Oggi la denominazione conta 72 cantine vinificatrici, 110 aziende imbottigliatrici e 480 viticoltori; gli ettari rivendicati sono 1400, per una produzione di 11.000.000 di bottiglie.
Nonostante le difficoltà vissute nel 2022 a causa della guerra in Ucraina e dei rincari energetici e delle materie prime, l’impegno di tutti i produttori ha permesso alla denominazione di mantenere le proprie quote di mercato e crescere nella percezione del valore del Custoza.
Grazie a questo, i segnali positivi non mancano. Secondo i dati dell’ente di certificazione, l’imbottigliato del 2022 segna una ripresa rispetto alle due annate precedenti con una quantità complessiva di 78161 ettolitri con + 1000 hl rispetto 2021.
Anche le giacenze a fine anno, al netto dei dati delle nuove produzioni, sono inferiori all’anno precedente, assestandosi sui 22661 ettolitri: -4202 hl rispetto 2021.
Infine, negli ultimi anni si nota un costante aumento della rivendicazione di Custoza superiore, (2.572 hl nel 2019, 3.017 nel 2020, 6.649 nel 2021 e 11.113 hl nel 2022) quale propensione della denominazione a indirizzarsi verso un profilo qualitativo sempre più alto.