Il primo astronauta italiano presenta la sua ultima opera al Trieste Science+Fiction Festival 2022
Trieste Science+Fiction Festival, la più importante manifestazione italiana dedicata al genere fantastico e a tutte le sue declinazioni giunta quest’anno alla sua 22° edizione, domenica 6 novembre ospiterà Franco Malerba, il primo astronauta italiano che nel 1992 volò nello spazio come ingegnere di bordo dello shuttle Atlantis che portava nello spazio il laboratorio Eureca e il satellite Tethered italiano.
Franco Malerba sarà protagonista di uno dei talk aperti al pubblico di Mondofuturo, ciclo di incontri tra scienza e fantascienza realizzati nell’ambito della manifestazione triestina, che si svolgerà domenica 6 novembre alle ore 12 presso il DoubleTree by Hilton Trieste. Durante l’incontro Malerba presenterà il suo nuovo libro “Il cibo nello spazio” (Dedalo, 2022), in cui descrive cosa mangiano gli astronauti, perché sulla Stazione Spaziale Internazionale si coltivano micro-ortaggi e tante altre curiosità sul perché l’alimentazione diventerà sempre più essenziale per l’esplorazione futura della Luna e di Marte.
Alle ore 16:30 presso il Teatro Miela, inoltre, Franco Malerba terrà la conferenza a ingresso libero “Il ritorno alla Luna e la New Space Economy”: in occasione del trentennale del suo volo nello spazio, racconterà la vita in orbita e le prospettive dei futuri viaggi spaziali, parlando in particolare del cibo e delle risorse che saranno necessarie per missioni di lunga durata. Non mancheranno divertenti retroscena delle missioni passate, da lui vissute in prima persona.
Laureato in ingegneria elettronica e in fisica all’Università di Genova, Franco Malerba ha ricoperto diversi ruoli di responsabilità nella ricerca e nell’industria di alta tecnologia, in Europa e negli Stati Uniti: ha collaborato con CNR, ESA, NASA, ASI e con importanti industrie hi-tech (Digital Equipment, Alenia Spazio). Organizza ogni anno il Festival dello Spazio di Busalla, è socio fondatore di alcune start up innovative del settore spazio e quale editorialista continua a raccontare e commentare l’attualità della ricerca e dell’esplorazione spaziale.