Il bollino “Vero-Filiera Sostenibile” sul prosciutto crudo di Tanara

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Prosciutto Tanara

Il “Patto di Langhirano” ha sancito ufficialmente l’ingresso nel progetto della prestigiosa azienda “Prosciuttificio Tanara Giancarlo Spa”

ROMA. Una selezione del famoso prosciutto di Parma potrà fregiarsi del bollino di garanzia “Vero”, per i prodotti alimentari che superano uno specifico controllo di origine e qualità. Il prosciutto crudo dell’azienda Tanara Giancarlo Spa entra ufficialmente nel progetto “Vero-Filiera Sostenibile”, nato da un’idea del professore Vincenzo Peretti e dell’esperto vendita agroalimentare Giuseppe Di Bernardo.

Una storia che parte da lontano, quella dell’azienda Tanara, fondata da Giancarlo Tanara 65 anni fa a Langhirano. È anche grazie al fondatore dell’impresa che oggi il borgo, dove svetta il castello di Torrechiara, in provincia di Parma, è famoso nel mondo per la produzione di prosciutti artigianali e stagionati.

Patto di Langhirano: difesa della qualità, eccellenza e tradizione

Un percorso aziendale lungo, culminato nel Patto di Langhirano che ha portato alla sinergia tra Tanara e l’iniziativa Vero-Filiera Sostenibile. “Da sempre siamo interessati alle collaborazioni e alle sinergie con chi vuole difendere una certa qualità, oltre che ai concetti di tradizione e localismi nella produzione di eccellenza”. Ha commentato Paolo Tanara, erede della tradizione familiare. “Abbiamo sposato questa idea perché crediamo in un prodotto originale, tradizionale e autentico che deriva da suino italiano allevato ed alimentato secondo quella tradizione. Facciamo il prosciutto crudo al naturale, utilizzando cosce di suino nazionale e solo sale. Tanta passione, tanto tempo per avere un prodotto cento per cento naturale che fortunatamente è apprezzato e consumato in tutto il mondo”.

La grande novità è una sinergia per migliorare anche il Prosciutto Crudo prodotto in Campania

“Nelle prossime settimane – ha continuato Giancarlo Tanara – sperimenteremo anche delle cosce provenienti dalla regione Campania.  Si tratta di un progetto sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università Federico II di Napoli. Servirà per caratterizzare sempre di più un prodotto legato a un determinato territorio”.

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