Le nuove capsule di Nativo sono in materiale compostabile. La miscela biologica della torrefazione trevigiana diventa così ancora più green
Un caffè ancora più buono perché rispettoso dell’ambiente: da oggi Nativo, la miscela biologica di Goppion certificata Fairtrade e Ccpb – Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici, è disponibile anche in capsule compostabili, sia nella versione classica che decaffeinata. Prodotta in materiale totalmente compostabile, la capsula si decompone entro 90 giorni e può essere conferita assieme ai rifiuti organici.
“Il nostro Nativo da oggi è ancora più buono – spiega Paola Goppion, responsabile marketing della storica torrefazione trevigiana fondata nel 1948 dai fratelli Angelo, Giovanni, Olivo e Ottorino Goppion – perché oltre ad essere prodotto osservando i diritti dei lavoratori e seguendo le regole della coltivazione biologica, è ancora più rispettoso dell’ambiente: per questo caffè, quindi, non potevamo che scegliere una capsula compostabile ed ecologica”.
Goppion è stata la prima azienda in Italia, nel 1987, a tostare caffè da commercio equo e solidale, importato dal Sud del mondo per conto di CTS, oggi Altro Mercato. Da questa esperienza, nel 1997, è nato Nativo, un caffè Arabica al 100% con un basso contenuto di caffeina,
proveniente dall’Honduras e coltivato seguendo i principi dell’agricoltura biologica. La versione decaffeinata viene prodotta attraverso un processo che mette in contatto il vapore acqueo con anidride carbonica, senza l’utilizzo di prodotti chimici.
Il gusto di Nativo è un tuffo negli aromi del buon caffè, con un retrogusto intenso, dolce e aromatico, dalle sfumature di cacao e sentori di fruttato. Le nuove capsule di Nativo sono acquistabili nelle caffetterie Goppion e affiliate e nello shop online dell’azienda.