Formazione e inclusione sociale. A Pompei nasce un orto sinergico

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orto sinergico

L’agricoltura diventa un’esperienza rivolta a giovani ragazzi disabili “per coltivare” un futuro sostenibile e inclusivo. La presentazione lunedì 11 marzo

POMPEI. In un orto sinergico nato alle spalle di un centro medico, un gruppo di ragazzi dai 18 ai 25 anni si incontra tutte le settimane per prendersi cura dello spazio in maniera collettiva. Coltivano verdure e trascorrono del tempo insieme, ma soprattutto per acquisiscono nuove competenze, accettando la sfida della responsabilità. In questo orto, i ragazzi non sono coinvolti in un’esperienza di orto-terapia ma in un vero e proprio percorso formativo in un contesto extra-terapeutico. Tra gli obiettivi c’è l’avviamento al lavoro e l’integrazione sociale. Non ci sono terapeuti ma formatori e la strada seguita è quella del trasferimento di competenze pratiche legate alla coltivazione della terra e alla trasformazione. Lo scopo è quello di veicolare nei ragazzi la capacità di regolazione del comportamento e delle emozioni in un contesto lavorativo.

È questa l’idea di Piantiamo, il progetto che sarà presentato lunedì 11 marzo alle 15 nel Centro Medico Riabilitativo Pompei. Interverranno: Marina Ferrara e Roberto Todisco dell’associazione Fuori dal Seminato, Mirko Gallo dell’associazione Le Tribù e Giovanna Gison coordinatrice del Centro Medico Riabilitativo Pompei.

I 4 soggetti promotori

Piantiamo nasce dalla sinergia tra l’Associazione Fuori dal Seminato, il Centro Medico Riabilitativo Pompei, l’Associazione Le Tribù e l’Associazione Teseo. La prima è impegnata nella promozione dell’agricoltura urbana come strumento di educazione e mezzo di integrazione sociale. Il Centro Medico porta avanti da anni con rigore il lavoro con i suoi ragazzi. Le Tribù è attiva nella sensibilizzazione al consumo critico e alle problematiche di squilibrio fra Nord e Sud del mondo. Infine, l’associazione Teseo si occupa di formazione con particolare interesse in campo sanitario e di prevenzione

L’aiuto importante della Chiesa Valdese

Insieme, questi soggetti hanno ottenuto il sostegno dei fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese. Grazie a questo aiuto è stato possibile acquisire quest’anno nuovi attrezzi e dotazioni e arricchire il percorso di nuove esperienze. Accanto alle attività di coltivazione e gestione condivisa dell’orto sinergico, i ragazzi saranno responsabili dell’avviamento di piccoli processi produttivi. Tra questi la produzione artigianale di spezie e tisane, dalla piantumazione all’essiccazione, fino al confezionamento e alla distribuzione e condivisione con le famiglie.

Durante tutto il percorso si utilizzerà lo strumento della registrazione video per sostenere processi di identificazione e riconoscimento sociale. Risultato finale di questo processo sarà la produzione di un cortometraggio che racconti l’esperienza portata avanti dai ragazzi in formazione. Il docufilm sarà presentato alla prossima edizione di Moviemmece, il Cinefestival della biodiversità del cibo e delle culture organizzato a Napoli dall’Associazione Fuori dal Seminato.

“Il progetto Piantiamo si pone la sfida di coniugare logiche apparentemente incompatibili come diversità, solidarietà e mercato”. Hanno raccontato gli organizzatori, fermi nel sostenere il percorso: “Siamo determinati, perché solo reinventando il concetto stesso di mercato del lavoro potremo offrire un’opportunità di inclusione a tutti, nel rispetto delle unicità e delle differenze”.

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