Formaggi, Silvestro: “Comprare da produttori italiani”

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Il fiduciario della Condotta Slow Food di Napoli presente al “Laboratorio del gusto sui formaggi” della Condotta Slow Food Vesuvio. “Due regole per difendersi dal falso Made in Italy”

BOSCOREALE. Il mondo dei formaggi come quello dell’intera filiera enogastronomica della penisola è tra le più falsificate al mondo. Ad inizio 2019 è stato presentato il sesto rapporto sui crimini agroalimentari in Italia che ha fotografato numeri e cifre esorbitanti. Si parla di un valore di oltre 100 miliardi di euro quello del falso “Made in Italy”, con un aumento di oltre il 70 per cento di prodotti falsi negli ultimi 10 anni.

Il “Laboratorio del gusto sui formaggi” del Mercato della Terra di Slow Food Vesuvio

Con Giosuè Rino Silvestro, fiduciario della Condotta Slow Food di Napoli, abbiamo provato a capire lo stato di salute dei formaggi italiani e come devono difendersi i consumatori da prodotti falsificati. Silvestro, insieme al consigliere nazionale Slow Food Gaetano Pascale, ha partecipato al seminario organizzato da Slow Food Vesuvio “Laboratorio del gusto sui formaggi”. L’iniziativa nell’ambito del Mercato della Terra che si tiene la prima domenica di ogni mese a Piazza Vergas a Boscoreale (Napoli).

Silvestro: “Con allevamenti all’aperto e alimentazione al pascolo raggiungiamo il massimo della qualità del prodotto”

La qualità del formaggio italiano è al top in tutto il mondo, ce la giochiamo con i francesi che hanno una grande tradizione. Tra i nostri migliori prodotti caseari ci sono quelli di produttori e filiera che lavorano con allevamenti all’aperto, alimentazione al pascolo. In questo caso raggiungiamo il massimo per vicinanza, tutela dei territori e qualità del prodotto”. Ha affermato Silvestro, referente dell’associazione della chiocciola e maestro Onaf, l’Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio.

Due consigli per i consumatori. Secondo Silvestro: “Affidarsi a produzioni Dop e conoscere e spendere da produttori italiani”

Alla domanda su come debba difendersi un consumatore quando fa la spesa, Giosuè Rino Silvestro ha indicato due alternative. “La prima regola è affidarsi alle produzioni Dop, che sono realizzare seguendo disciplinari molto rigidi”. Ha risposto, aggiungendo: “Laddove ci sono marchi imparare a riconoscerli”. Ha detto il fiduciario napoletano, concludendo con il sistema consigliato da Slow Food: “Incontrare, conoscere e diventare amico di un produttore, sia di formaggio come di tutta la filiera agricola. Impariamo ad andare presso i produttori ed – ha concluso Giosuè Rino Silvestro – impariamo a riconoscere il loro prodotto”.

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Raffaele Perrotta
Giornalista e guida turistica, ai fornelli fin da piccolo per amore. Da qualche anno, tra un articolo di politica e una ripresa video, si dedica alla conoscenza ed approfondimento di vini.

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