Foody: la startup italiana delle esperienze enogastronomiche

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Dall’idea di Elena Bisio e dei suoi “compagni d’avventura”, l’azienda genovese che permette di far vivere attimi di quotidianità locale

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ROMA. Impastare la pizza con pizzaioli napoletani, raccogliere miele con apicoltori e pescare a bordo di un peschereccio: sono solo alcune delle avventure prenotabili su Foody. La startup italiana, per meglio dire made in Genova, offre esperienze per tutti i gusti e per tutte le età: “Puntiamo ad accontentare e a soddisfare tutte le esigenze, proponendo offerte variegate e adattandoci anche a clienti che possono spendere meno”.

Elena Bisio, ceo e cofunder di Foody, ha raccontato l’evoluzione delle esperienze e della nascita della startup: “I dati ci confermano che il trend è sempre più in crescita e la quasi totalità di turisti, sia italiani che stranieri che visitano una città, hanno già avuto un’esperienza. Grazie all’acceleratore veneto H-farm, abbiamo portato avanti quella che all’inizio era solo un’idea e ci ha permesso di lavorare con altri ragazzi che amo chiamare i miei compagni d’avventura”.

L’espansione non è che all’inizio, infatti Foody nei prossimi anni mira ad espandersi anche in Europa: “I prossimi step saranno imporci sempre più in Italia, ma anche allargarci ad altre nazioni europee simili alla nostra per cultura, come Portogallo, Spagna e Francia”.

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Francesco Perrotta
Laureando in business management, da anni segue l'ecosistema startup italiano e internazionale. Coniuga la sua vena innovativa con l'amore verso il food.

1 commento

  1. Idea molto interessante e all’avanguardia. Peccato però che in Italia per accompagnare i turisti serva essere accompagnatori turistici abilitati e se sono incluse visite serve una guida autorizzata. Esistono due esami regionali con valenza su tutto il territorio nazionale per garantire standard minimi di qualità e sicurezza. Ci sono persone che studiano parecchio per ottenere questa abilitazione, mi sembra che dal sito internet di questa piattaforma non sia dia nessuna importanza a riguardo. Il turismo è un settore affascinante, ma è necessario non improvvisare, non basta un buon sito accattivante, delle foto, social networks. Servono abilitazioni, studi adeguati e non di digital marketing.

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