Il 7 agosto a Grottaminarda balli, canti e buon cibo fino all’alba Ciriaco Scoppettuolo: “onoriamo l’oro d’Irpinia”
Gran festa della trebbiatura lunedì 7 agosto, al molino Scoppettuolo (in contrada Maccarone 3 a Grottaminarda, in provincia di Avellino): un happening rurale che è divenuto già una tradizione. Giunto alla quarta edizione, l’evento è completamente gratuito e richiama migliaia di persone.
Si tratta di una festa che celebra innanzitutto i grani irpini, le cultivar della provincia verde della Campania, il territorio, le tradizioni, il benessere e il buon cibo.
Fortemente voluta dall’imprenditore titolare del molino, Ciriaco Scoppettuolo e dalla moglie Iolanda, la kermesse si svolge in un un clima campestre e genuino, in cui troveranno spazio la pizzica (molto simile ai ritmi della Taranta della vicina Puglia), balli, canti, pizze e birre a volontà, ma anche approfondimenti sul ciclo del grano, sugli impasti e sugli aspetti tecnologici.
“Abbiamo pensato la festa – dice Ciriaco Scoppettuolo, titolare dell’omonimo molino – per onorare il nostro prodotto di punta, la linea di farine ‘L’Oro di Irpinia’, realizzata al 100 per cento con grani autoctoni ma anche per tenere alto il valore di un territorio fatto di antiche tradizioni contadine che rappresentano le nostre radici e anche il nostro futuro. Solo continuando a rispettare il lavoro dei nostri avi, delle generazioni che ci hanno preceduti, il passato che ci ha permesso di essere ciò che siamo, possiamo pensare a trovare uno sviluppo sostenibile. Puntiamo su una dimensione comunitaria fatta – prosegue Ciriaco Scoppettuolo – di piccoli coltivatori locali che conosciamo singolarmente e di tanti pizzaioli, panettieri e pasticceri che usano le nostre farine. Il cliente per noi è parte del molino. La finalità dell’evento – aggiunge – è soprattutto quella di mostrare la realtà in cui vengono prodotte le farine, la terra garanzia di genuinità e sviluppare un rapporto interpersonale con tutti coloro che utilizzano i nostri prodotti: il molino per noi è fatto dai contadini, dagli stoccatori, dai nostri dipendenti e collaboratori ma anche da chi utilizza le nostre farine e cioè dai pizzaioli, dai pasticceri, dai panificatori”.
Il programma parte il giorno 7 con la benedizione del raccolto: sullo sfondo una antica trebbiatrice che ricorda le origini. Con la festa, esattamente come nell’antichità, si ringrazia la natura per il grano ottenuto.
Alle 13.30 è previsto un approfondimento tecnico sulle farine “L’Oro di Irpinia” al quale parteciperanno tutti gli esponenti della filiera e il tecnologo dell’azienda Scoppettuolo Ettore Bucci che illustrerà le caratteristiche dei vari prodotti del molino che vanta numerose tipologie di farine dall’integrale, alla tipo 1, alla 0 alla doppio zero sia per il mondo pizza che per la panificazione che per usi dolciari.
“Il nostro molino – dice Iolanda Scoppettuolo – opera nel cuore della verde Irpinia, nota per le coltivazioni agricole di qualità. Le sue origini e la sua posizione geografica fanno sì che possa generare i sapori genuini di una volta. Per questo motivo abbiamo sempre attuato strategie atte a recuperare i nostri prodotti autoctoni nel rispetto della natura. Dopo una sapiente miscelazione dei grani, si procede a una macinazione particolare e molto attenta a non danneggiare le caratteristiche organolettiche del frutto”.
Nel molino trovano spazio anche il “campo sperimentale”, un laboratorio per la ricerca, semina e coltivazione di antiche colture e la scuola di formazione dell’AGTI, L’Associazione Grani Tradizionali Italiani – Accademia del Grano coordinata dal maestro degli impasti Saverio Ciampi.
Proprio con il nome l’”Oro di Irpinia”, ha concorso una squadra di pizzaioli al trofeo “TuttoPizza” che si è svolto alla mostra d’ Oltremare a Napoli nel corso della omonima fiera internazionale: si è aggiudicata il primo posto.
Già l’anno scorso un’altra farina Scoppettuolo, la “Crokkantella”, ha conquistato il premio “Bellavita awards” al Pizza Pasta show di Londra come miglior ingrediente.