Il danno è di oltre il 35%, tra piogge intense e la diffusione della peronospora
La fine della vendemmia ufficializza un calo della produzione di oltre il 35% e per questo la richiesta è lo stato di calamità. È ciò che dice Fedagripesca Toscana che ha inviato una lettera alla Regione Toscana a nome del presidente Fabrizio Tistarelli, affermando che le “piogge intense e prolungate del periodo di maggio e giugno di quest’anno hanno favorito la diffusione della peronospora su tutta la Penisola. In Toscana il danno è stato ingente”. Il danno, si sottolinea nella lettera, “ha colpito in primis i produttori agricoli”.
“In questo momento – ha sottolineato il vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana Ritano Baragli – sono le cantine a pagare il prezzo più alto. Il momento non è facile: da un lato il calo del consumo del vino, dall’altro lato le piogge hanno innescato una situazione difficile”.
“La cooperazione agricola – si legge nella lettera – continua a svolgere la sua funzione sociale ricevendo meno prodotto e sostenendo costi di gestione maggiori, dovuti all’aumento di tutti i mezzi tecnici. Per questo motivo siamo a chiedere di ricorrere alla richiesta di declaratoria di stato di calamità che possa mettere a disposizione della cooperazione risorse fondamentali per la propria continuità operativa”.
“Servono risorse, serve un intervento diretto da parte delle istituzioni”, il commento di Baragli.