“Se la Commissione Europea consente all’Irlanda di decidere per conto proprio sulle etichette allarmistiche per il vino, allora non possiamo più parlare di mercato unico. Rischiamo di dare inizio a una guerra commerciale tra poveri, con gli Stati europei che si presentano divisi nei mercati mondiali al cospetto di giganti come gli Stati Uniti o la Cina. Chi vuole restare nell’UE deve rispettare condizioni accettate da tutti”. Lo ha affermato il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (Lega), intervenendo al convegno “Health Warnings: la filiera del vino sotto attacco”.
“Dietro una bottiglia di vino non c’è solo un produttore, ma un’intera filiera da tenere in considerazione, che si occupa di vetro, etichette, marketing, packaging, tecnologia. Inoltre, è sempre più in crescita anche il business legato all’enoturismo. La decisione di un solo Paese non può rischiare di mettere in difficoltà tutte queste attività”, prosegue il responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.
“Il messaggio che dobbiamo trasmettere è quello dell’equilibrio. Chi beve vino lo fa per bere bene, non per bere tanto. E un consumo moderato di vino, nell’ambito di una dieta equilibrata come quella mediterranea, aiuta anche a prevenire malattie cardiocircolatorie e neurodegenerative, come dimostrano numerose ricerche scientifiche. La formazione è fondamentale e sono ottimista sul lavoro che su questo possiamo fare in Italia”, conclude Centinaio.