L’evento, giovedì primo agosto a Casa Setaro, vedrà ai fornelli gli chef Pasquale Vitale di Pascalò e Salvatore Annunziata di Insolitopasto
NAPOLI. Alle luci del tramonto, immersi nel Parco Nazionale del Vesuvio, una serata per celebrare la biodiversità e la bellezza, unendo i saperi e i sapori dei territori campani, in un viaggio che dal mare arriva alle pendici dell’unico vulcano attivo dell’Europa continentale, il Vesuvio. È qui, nel comune vesuviano più piccolo, che nasce la storia di Casa Setaro: sono ben quattro le generazioni che hanno donato la propria vita alla vite e al vino autoctono vesuviano. Dal 2005, le redini passano nelle mani di Massimo Setaro che, insieme a sua moglie Mariarosaria, creano l’attuale “Casa Setaro”: dodici ettari vitati, moltiplicati attraverso il tradizionale metodo della propaggine (dalla pianta madre si dirama il ramo che originerà la vite-figlia), risalgono il vulcano fino a 400 metri dal livello del mare – che si ammira da lontano – a partire proprio dal “giardino” di casa. La cantina coincide infatti con l’abitazione di famiglia, una scelta e una dedica a quella che è più di una passione di famiglia. Qui, tutto è coltivato in biologico, anche l’uliveto che quest’anno ha fatto sì che si portasse per la prima volta sul mercato l’Olio extravergine di oliva Casa Setaro, da monocultivar di Coratina.
Giovedì 1 agosto, dalle ore 20, Casa Setaro ospita l’evento “Da Vietri al Vesuvio – Cena a quattro mani con mostra itinerante in vigna”, un connubio tra enogastronomia, arte e musica per raccontare l’importanza della diversità biologica, dell’agricoltura sostenibile e della bellezza dei territori che “spesso abbiamo sotto gli occhi senza accorgercene”.
Arrivati nella Casa-Cantina, situata a Trecase, gli ospiti saranno accolti da un wine tour che attraverserà una suggestiva mostra itinerante esposta nei vigneti ultrasecolari di famiglia: l’esposizione è a cura della storica Madema, azienda specializzata nella lavorazione artistica della pietra lavica a Boscoreale, e della famosa ceramica vietrese lavorata da CAT-Ceramica Artistica Tradizionale di Vietri sul Mare.
Dopo il brindisi con Pietrafumante, Caprettone Metodo Classico, prende il via la “cena a quattro mani”: ai fornelli, gli chef Pasquale Vitale del Ristorante Pascalò e Salvatore Annunziata di Insolitopasto, prepareranno piatti della tradizione, ricordando la memoria storica di luoghi e di identità, attraverso alcuni ingredienti rappresentativi della costiera, come le Alici di Cetara della rinomata realtà Armatore, e dell’area vesuviana, come i pomodorini del Piennolo e le albicocche della nota Casale Pietropaolo. In abbinamento a ogni portata – dall’antipasto al dolce – un calice dei Lacryma Christi del Vesuvio DOC biologici prodotti da Casa Setaro in bianco, rosato e rosso, con il nome “Munazei”, a ricordare il tradizionale magazzino dei viticoltori del Vesuvio, ancora presente nella tenuta più antica di famiglia.
Le note musicali che accompagneranno la serata sono affidate al Maestro Marco D’acunzo e la violinista Francesca Masucci. L’evento è “bilingue”, sarà tradotto in inglese per i partecipanti stranieri.
Il menu della serata a “quattro mani”
Benvenuti a Casa Setaro, brindisi con Pietrafumante Metodo Classico.
Fresella vesuviana con i pomodorini rossi e gialli del Piennolo del Vesuvio dell’azienda Casale Pietropaolo e l’Olio extravergine d’oliva Casa Setaro, abbinato al Munazei Rosato (Lacryma Christi del Vesuvio Doc Bio).
Linguine con Alici di Cetara dell’azienda Armatore, tarallo napoletano e l’Olio extravergine d’oliva Casa Setaro, abbinato al Munazei Bianco (Lacryma Christi del Vesuvio Doc Bio).
Baccalà c’ ‘o pizz con passata di pomodorini rossi del Piennolo del Vesuvio dell’azienda Casale Pietropaolo, abbinato al Munazei Rosso (Lacryma Christi del Vesuvio Doc Bio).
Dolce del Vesuvio con le albicocche del Vesuvio dell’azienda Casale Pietropaolo abbinato al Limoncello con limoni biologici di Casa Setaro.