Da Giuseppe Bove, la pizza dal cuore Sannita

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Giuseppe Bove

A Montesarchio, un piccolo comune in provincia di Benevento, c’è la pizzeria Il segreto di Pulcinella. Con pizze, vini e birre tra tradizione e originalità

BENEVENTO. Come tutti i napoletani sanno, Pulcinella è il simbolo dell’uomo semplice, che cerca di affrontare tutti i suoi problemi con il sorriso. A Napoli è la maschera del Carnevale tra le più popolari e antiche, sfrontata, chiacchierona, è difficile per lui stare in silenzio. Da qui l’espressione “Il segreto di Pulcinella”, proprio per indicare un fatto di cui tutti hanno conoscenza. Il nostro pulcinella in questo caso è il giovane Giuseppe Bove (nella foto di copertina), appena trentunenne, nativo di Maddaloni e alla terza generazione di chef in famiglia. Negli anni ha maturato esperienza in ristoranti di rilievo, formandosi e aggiornandosi sulle tecniche di cottura. Folgorato dall’arte bianca, dopo tanti sacrifici e prove è riuscito a presentare e proporre la sua idea di pizza.

Da una pizzeria d’asporto a locale accogliente: Il segreto di Pulcinella

Così nel 2012 ha deciso di aprire uno spazio tutto suo a Montesarchio, piccola cittadina tra Benevento e Caserta dal nome Il Segreto di Pulcinella, fuori dai riflettori, ma rifugio ideale che vale il viaggio. Nata come pizzeria prevalentemente da asporto con scarsi venti coperti, da Aprile 2018, dopo un piccolo ampliamento e un curato restilyng, il locale oggi ospita una sessantina di posti, si presenta luminoso e funzionale nella gestione degli spazi di lavoro.

Una scelta consapevole e professionale quella di Giuseppe, che si è perfettamente integrato in questo borgo sannita e contribuisce con il suo lavoro a rendere omaggio a questa terra, ai suoi prodotti e al legame con i tanti artigiani della zona. Il menù è ampio, dinamico, coerente, comprende i classici della tradizione partenopea e denota la sua meticolosa scelta tra gli ingredienti del territorio. Trasparente ed efficace nella lettura, mette in risalto i protagonisti che contribuiscono a dare unicità al suo prodotto.

La sua formazione da cuoco gli dà senz’altro una marcia in più. Riesce a far rivivere il ricordo di ricette della tradizione riportate in modo efficace sulle sue pizze, con sapienti e coscienziose incursioni e con una chiave di lettura contemporanea e di impatto. Ne sono di esempio le pizze della sezione “Tra Passato & Futuro”, come L’Omaggio a Montesarchio o ancora la sua Pasta e Patate di Mare.

Giuseppe ha una grande conoscenza degli ingredienti freschi e stagionali. La sua è una pizza leggera, digeribile e saporita. L’impasto viene preparato con farine italiane a basso contenuto proteico ed è caratterizzato da una un’alta idratazione e da una lievi-maturazione di 24 ore. Non va trascurata la cottura delle pizze, che viene gestita in modo perfetto dal fratello Antonio, in forno a legna tradizionale.

La carta dei vini e quella delle birre, sono un ulteriore punto di forza. La prima redatta da Francesca Martusciello, sommelier professionista con esperienze importanti alle spalle. Ha saputo selezionare referenze legate prevalentemente al ricco territorio vinicolo beneventano, con qualche appropriata scelta fuori provincia. Stesso discorso per la carta delle birre, che ha la firma di Gianluca Polini publican dell’OttavoNano di Atripalda.

Originalità anche per le coccole finali, con golose pizze fritte che cambiano in base all’estro e alla stagionalità. Un percorso in salita che evidenzia la passione e la continua voglia di crescere di Giuseppe, oltre che la volontà di emozionare, realizzando qualcosa di unico da ricordare.

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