Il presidente Giovanni Busi: “Giornate molto vivaci, aziende hanno avuto numerosi contatti con buyer”
Si chiude con un bilancio positivo, che guarda al futuro con speranza e ottimismo, la 54esima edizione del Vinitaly di Verona: in quattro giorni di salone il Consorzio Vino Chianti ha registrato oltre 15 mila assaggi delle etichette di Chianti, molto interesse per le aziende produttrici presenti in fiera e per il nuovo merchandising con i prodotti a marchio Chianti. “Sono state giornate molto vivaci – commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – Per fare un bilancio direi che, considerati i due anni di stop imposti dalla pandemia e la guerra in corso, è stata un’edizione positiva con numeri ancora inferiori rispetto al pre Covid, ma che permette al Chianti e a tutto il comparto vitivinicolo di guardare al futuro con rinnovato ottimismo”.
Il Consorzio Vino Chianti ha partecipato al salone internazionale del vino e dei distillati con 40 aziende, ognuna con un proprio desk, e con due banconi istituzionali: uno con oltre 250 etichette di vino Chianti, prodotte da un centinaio di aziende, e un secondo con una cinquantina di Vin Santo del Chianti d.o.c. in assaggio.
“Le aziende hanno avuto numerosi contatti con compratori e importatori – aggiunge Busi – anche se il numero degli operatori internazionali è ancora inferiore rispetto a quelli a cui eravamo abituati prima del Covid. Mancano all’appello i buyer di Cina e Giappone, che sono due mercati strategici per il Chianti, e anche quelli dell’Est Europa. Buona presenza invece dagli Stati Uniti dove, infatti, il Consorzio Vino Chianti focalizzerà i prossimi appuntamenti di promozione: a fine maggio saremo proprio in America con un tour in tre città”.
“Un particolare ringraziamento – conclude il presidente del Consorzio Vino Chianti – agli studenti dell’Istituto alberghiero Datini di Prato che, accompagnati da alcuni docenti, hanno operato all’interno dello stand del Consorzio collaborando con il personale e i sommelier. E grazie alla dirigente scolastica del Datini con cui è stato possibile dare vita ad un rinnovato rapporto di collaborazione fra scuola e mondo delle imprese”.