La classe più numerosa d’Italia che nelle settimane si è data appuntamento online insieme ai grandi chef
Come direbbero i giovani, un finale col botto. Anzi, Stellati per la dad ha letteralmente fatto “un buco a terra”, come direbbe lo stesso chef Peppe Guida che, per l’occasione, ci perdonerà l’italianizzazione del suo slogan partenopeo.
Mercoledì 28 aprile, con l’ultima lezione on line, si è quindi concluso il format ideato dalla famiglia Casolaro Hotellerie. Con la partecipazione di dieci chef stellati campani, docenti d’eccezione per altrettante dirette facebook a favore degli istituti alberghieri italiani, “Stellati per la dad” ha virtualmente ospitato la classe più numerosa d’Italia con una partecipazione di oltre 5000 studenti da tutta Italia. Con l’emergenza Covid ancora in corso, fermi gli stage e le collaborazioni nei ristoranti, Casolaro è riuscita ad offrire una preziosa opportunità ai nostri studenti, un’idea vincente per arginare l’assenza della fondamentale alternanza scuola-lavoro.
Seguitissime le lezioni, quella conclusiva non poteva essere da meno. Peppe Guida, oltre che un grande chef, è un campione di comunicazione anche social. Supportato dalla figlia Rossella, fin dal primo lockdown, ha intrattenuto gli appassionati di cucina con le sue dirette facebook cariche di spontaneità. Ricette di famiglia arricchite dai consigli del grande professionista. Un mix vincente che ha sfoderato anche nella sua lezione per “Stellati per la dad”.
Tre piatti, tre signature dish. I copiatissimi Spaghettini all’acqua di limone e Provolone del Monaco. L’eleganza del Delicato Sorrentino, fresco preludio all’estate. Infine, l’Assoluto di Piselli, declinazione gourmet della minestra a base di pasta e piselli che da sempre coccola gli italiani. Ricette accattivanti e funzionali alla tecnica da mostrare ai ragazzi. Anche se, sull’argomento, Peppe Guida, ha messo un punto fermo. “Usate le tecniche moderne che avete a disposizione, ma non abbandonate la tradizione”. E subito dopo ha continuato chiarendo la sua idea di cucina: “Prima ancora della ricetta, la cosa più importante è il prodotto. Una cucina di materia come la mia parte da una selezione maniacale degli ingredienti, sono loro a fare la differenza”.
Tre piatti di pasta, quindi. E per chi lo conosce, c’era da aspettarselo. Il grande amore. Ambasciatore della pasta nel mondo, ha voluto sfatare il timore, vissuto da chi è alle prime armi, di risultare banale preparando un “semplice piatto di pasta”. Ma nel caso di Peppe Guida, la semplicità è tutta nell’idea. Un ricordo, una ricetta di casa. Il resto è trasformazione sapiente e tutto diventa di grande eleganza estetica. Con estrema pulizia dei sapori e materie prime di grandissima qualità. Chef patron di “Antica Osteria Nonna Rosa” a Vico Equense, una stella Michelin. Oltre a svariate consulenze, Peppe Guida oggi è anche appassionato padrone di casa a “Villa Rosa – La Casa di Lella”, a Montechiaro.
Da professionista navigato, perfettamente centrato nella sua cucina di territorio, Peppe Guida ha ribadito ai ragazzi l’opportunità di ripetere (e ripetere ancora) l’esecuzione di un piatto fino a farla propria. Costanza e determinazione. Senza inseguire mode passeggere, ma sponsorizzando il territorio di origine. Ha suggerito la necessità di porsi con umiltà in un momento in cui, soprattutto in cucina, si assiste ad un luccicante parterre di prime donne. Peppe Guida ha riportato i ragazzi con i piedi per terra, ma ha saputo elevarli al rispetto, nonché al cospetto, dei grandi ingredienti italiani. Della loro stagionalità e della tecnica che va impiegata per esaltarli. In sintesi, ha centrato l’obiettivo di “Stellati per la dad”: mostrare ai ragazzi che, dietro alla bellezza di un impiattamento, ci sono idee. Ed un territorio di cui andare fieri. Non solo lezioni di cucina, “Stellati per la dad” ha dipanato vere e proprie lezioni di vita, attraverso il lavoro svolto dai grandi chef. Passione, sacrificio, concretezza ed appartenenza.