L’eleganza e la profondità del Verdicchio spumante Metodo Classico di Colonnara
Blend 75, in collaborazione con AIS Napoli, in vista delle festività ha proposto un percorso di bollicine dell’azienda marchigiana Colonnara, situata nel cuore dell’area classica del Verdicchio dei Castelli di Jesi, l’uva bianca più premiata e tra le più rappresentative d’Italia.
A Cupramontana dal 1939 viene infatti riconosciuto il nome “Capitale del Verdicchio dei Castelli di Jesi”; qui, infatti, vitigno e vino hanno trovato diffusione e produzione consistenti, supportate da importanti iniziative culturali e promozionali già prima del Novecento come la proposta di una Scuola enologica (1883) e la Cattedra Ambulante di Viticoltura ed Enologia (1893).
Cupramontana – dal medioevo “Massaccio” fino al 1861 – trae il suo nome proprio dalla dea Cupra, divinità analoga alla dea Bona, a Venere, Afrodite o Astarte che presiedeva alla fecondità alla fertilità, all’amore; la sua tradizione vitivinicola è nota e pluripremiata, ed è proprio in questa località marchigiana che, per iniziativa di 19 soci fondatori, nel 1959 viene fondata Colonnara. L’azienda cooperativa oggi conta oltre 110 soci uniti non solo dal Verdicchio, ma anche dai principali vini marchigiani (Bianchello del Metauro, Pecorino, Passerina, Lacrima di Morro d’Alba, Colli Pesaresi Sangiovese, Rosso Conero e Rosso Piceno) e nel rispetto di 4 valori cardine: la valorizzazione del territorio, la costante ricerca, il patrimonio di risorse umane e la volontà di arricchire sempre la gamma dei prodotti.
Una realtà che grazie all’utilizzo di innovative tecnologie e alla pratica di un’agricoltura eco-compatibile, ha sviluppato una produzione contraddistinta da vini di alta qualità, senza abbandonare le sue origini e il forte radicamento alla tradizione contadina. Non da ultimo la grande intuizione di poter ottenere un grande spumante dal Verdicchio, idea che ha segnato la storia di Colonnara e che ne ha fatto un’eccellenza del territorio.
Nel 1970 Luigi Ghislieri, allora Presidente di Colonnara, decise di riprendere una tradizione locale – già consolidata a Cupramontana – di spumantizzazione dei vini e di avviare la produzione di spumanti con il metodo Martinotti. In seguito, di pari passo con il graduale ampliamento della cantina, è stata consolidata la competenza nella spumantizzazione passando anche alla produzione di Metodo Classico, rendendoli tra i produttori di riferimento delle Marche.
Negli anni ‘80 del 1900 è così iniziata la sperimentazione sulla rifermentazione del Verdicchio con metodo Classico, rifacendosi alle esperienze di Ubaldo Rosi, tenutario di case nobiliari della zona alla metà dell’Ottocento, e del medico e monaco benedettino fabrianese Francesco Scacchi, che parlava di spumanti già nel 1622.
Da quel momento la produzione di spumanti ha avuto un crescendo ininterrotto, in particolare il Metodo Classico Ubaldo Rosi, scelto in degustazione, in una verticale di 5 annate, prende il nome da uno dei primi protagonisti e pionieri dello spumante marchigiano, che già dal 1843 ne riconosce e comprende la vocazione alla spumantizzazione.
Ubaldo Rosi è un’icona delle Marche del vino, un raffinatissimo e nobile spumante Metodo Classico Riserva Brut ottenuto da un’accuratissima selezione delle migliori uve 100% Verdicchio, provenienti dai vigneti situati nei comuni di Cupramontana e Apiro, su terreno di origine marina di medio impasto, con punte elevate di argilla e sabbia, a 500/600 m s.l.m., che maturano sui lieviti per ben 60 mesi e regalano carattere e longevità.
In degustazione sono state presentate le seguenti annate: 2015, 2014, 2012, 2010 e 2008, raccontate dal delegato AIS Macerata Cesare Lapadula.
L’Ubaldo Rosi Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Metodo Classico Spumante 2015 Brut Riserva, ha avuto una sosta di circa 72 mesi sui lieviti, è inizialmente timido all’olfatto, esprime note di agrumi, erbe mediterranee e un lieve ammandorlato; ha una bollicina cremosa e chiude il sorso con un finale balsamico di rosmarino.
L’Ubaldo Rosi Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Metodo Classico Spumante 2014 Brut è intenso e di grande finezza, all’olfatto esprime suggestioni di frutta a guscio e ricordi balsamici di alloro e rosmarino; pieno e complesso al palato, di grande equilibrio e persistenza.
L’Ubaldo Rosi Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Metodo Classico Spumante 2012 Brut si rivela leggiadro e gradevole nei profumi, che spaziano dal floreale bianco dolce a note lattiche e di pasta di riporto. Il sorso è fresco e salino, con un leggero ammandorlato finale.
L’Ubaldo Rosi Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Metodo Classico Spumante 2010 Brut si rivela un vero fuoriclasse; la sboccatura è di febbraio 2017, un vino affascinante già alla vista con il suo colore oro verde. All’olfatto emergono intriganti note floreali, di erbe mediterranee, agrumi semi canditi, anice e zenzero. Ampio e complesso al sorso, di gradevole freschezza e dal finale lungo e coinvolgente.
Si chiude con l’Ubaldo Rosi Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Metodo Classico Spumante 2008 Brut, anche qui i mesi di affinamento superano i sessanta e la sboccatura è del 2015. Agrumi canditi, cedro e burro di noccioline ne descrivono l’olfatto; al palato è elegante e di piacevole sapidità.