La lenta transizione verso Natale ha un passaggio obbligato e molto gustoso: l’arrivo delle castagne. È così! Quando si iniziano a vedere, il pensiero va subito alle caldarroste e a tutto l’immaginario invernale che si portano appresso, e quindi la Panetteria Botteghelle dedica i giorni 17 e 18 novembre alle castagne.
Le caratteristiche nutrizionali di questo frutto sono tutte interessanti, basti pensare all’assenza di colesterolo e all’abbondanza di sali minerali. Sono ricche di glucidi, fibre, potassio, calcio, ferro, cloro ed assolutamente povere di grassi il che le rende un ingrediente prezioso in cucina sia per piatti dolci che salati. Ce n’è una, però, che le accomuna all’orzo e al frumento: la grande ricchezza di carboidrati. Ecco perché venivano definiti i “cereali che crescono sugli alberi”, e quindi considerate un’alternativa al pane e alla pasta.
Sempre a proposito di castagne e all’immaginario collegato, le si immagina solitamente come un frutto per preparazioni di dolci. In realtà, sono ottime anche se cucinate con il sale, come insegna la tradizione culinaria contadina.
Curioso, il motivo del perché si usava donare marron glacé alle dame nel corso del Settecento. Regalare grosse castagne confezionate in dolcetti glassati lasciava sottintendere significati maliziosi.
Al di là delle vicende medievali, la storia delle castagne ha origini molto più remote. Erano note già ai Greci, Fenici ed Ebrei che del castagno usavano anche foglie e fiori per usi medicinali. Di conseguenza, erano molto familiari anche ai romani, che con la farina di castagne preparavano un pane particolare. Secondo Marziale nessuna città dell’Impero Romano poteva gareggiare con Napoli nell’arrostire le castagne.