L’unica realtà del Vesuvio ad esserci. La rivelazione della nuova veste grafica con i disegni semantici sui social della cantina vesuviana
A Procida, capitale italiana della cultura 2022, Casa Setaro si conferma l’unica e sola realtà del Vesuvio presente nella classifica 50 Top Italy Rosé, neonata guida on-line curata da Adele Elisabetta Granieri e Chiara Giorleo sotto il marchio 50 Top Italy. Un progetto editoriale che ha raccolto grande consenso negli anni grazie alle classifiche sul mondo delle pizzerie e della ristorazione, e ora si affaccia a raccontare anche l’universo vino.
A darne notizia, la cerimonia di premiazione condotta ieri pomeriggio dalla wine influencer di Vino.tv Chiara Giannotti che ha fatto letteralmente il countdown della 50 Top Italy – Rosé Fermi, per i migliori rosati fermi italiani, e della 50 Top Italy – Rosé Bollicine, riguardante le migliori bollicine rosate italiane (Metodo Classico e Metodo Martinotti).
Vulcanico e fresco, dalle note floreali che richiamano le violette e la macchia mediterranea, il “Munazei Rosato” biologico 2020 è prodotto da uve di Piedirosso in purezza allevate a quota 300 slm alle pendici del vulcano dalla cantina vesuviana di Massimo Setaro. Questo rosato si è rilevato uno dei cinquanta rosati più buoni d’Italia (solo sei le campane in guida) su oltre 200 vini preselezionati dalle curatrici all’Oleandri Resort. Inoltre, per questa referenza di Casa Setaro, proprio quest’anno c’è una novità nella grafica: l’etichetta acquisisce maggior valore con i “disegni semantici” nati da uno studio di Davide Mattei e presentati oggi pomeriggio (ore 18:30) sui canali social dell’azienda vesuviana.
“Sono molto contento che il nostro rosato si sia fatto spazio tra prestigiose etichette nazionali – commenta Massimo Setaro, imprenditore partenopeo e fondatore di Casa Setaro – non era assolutamente scontato rientrare i migliori 50 rosè d’Italia. E mi fa ancor più piacere che questo accada adesso che abbiamo deciso di rinnovare la veste grafica alla bottiglia che acquista ancor più valore con i disegni semantici di Davide Mattei”.
Nella giuria, sono stati presenti anche Vincenzo Russo (PhD e Coordinatore Centro di Ricerca di Neuromarketing Università IULM), Cesare Cunaccia (Writer journalist e brand consultant) e Giampiero Panepinto (architetto), ai quali è stato anche affidato il compito di valutare l’aspetto design delle etichette in concorso contribuendo con il loro giudizio al punteggio finale.
“Al livello complessivo – sottolineano le due curatrici – quello dei rosati è un settore in forte crescita, che negli ultimi anni ha fatto registrare dei volumi di vendita molto interessanti. Una tipologia che, malgrado venga spesso sottovalutata dalla critica ufficiale, gode di particolare appeal nella fascia dei consumatori medi, uscendo così dalla cerchia degli eno-appassionati”.