La startup campana che valorizza la pasta ed il vino italiano tramite sapori caratteristici e idee originali
NAPOLI. Parte proprio dalla Campania il progetto della giovane startup km0italia che si è posta l’obiettivo di far rivivere ai turisti e non, i classici sapori che si incontrano mangiando e bevendo ai piedi del Vesuvio. L’origine dell’idea è stata proprio di due giovani imprenditori campani, Francesco Pio Piscicelli e Marilena Erbetta, che hanno cercato di rivalorizzare gli autentici sapori delle terre del sud, proponendo due dei prodotti sempre più richiesti dai turisti che apprezzano la buona cucina: la pasta ed il vino.
Come vi distinguete dai tanti competitors molto grandi ed affermati?
“Ormai la produzione artigianale è sempre più rara, perché le persone preferiscono acquistare prodotti industriali che molto spesso non sono così genuini come i nostri. A nostro favore abbiamo aperto anche un e-commerce che ci consente di rimanere in contatto con i nostri clienti che tornano ad acquistare da noi quando apprezzano i sapori. Abbiamo varie tipologie di pasta, Pompei, Capri, Roma, ognuna con una trafila diversa e un gusto nuovo: la nostra pasta Capri ha un gusto di limone, per ricordare proprio uno degli elementi caratteristici dell’isola”.
Quali sono le bontà maggiormente acquistate sul vostro sito?
“La Cascetta è uno dei prodotti più ordinati; la forma richiama una classica cassetta di legno del fruttivendolo ma è riempita solo con nostra merce. Il cliente può personalizzarla con un mix di prodotti differenti presenti sul nostro sito, a cui può abbinare spesso prodotti stagionali quali il piennolo del Vesuvio e i limoni della costiera”.
Quali sono, invece, i vostri progetti per il futuro?
“Per il momento siamo alla ricerca continua di nuovi produttori locali per ampliare la nostra offerta e la nostra disponibilità di prodotti; già a partire dai prossimi mesi nuove realtà approderanno sul nostro sito. Altro obiettivo per i prossimi mesi è aumentare i nostri contatti con l’estero per esportare in maniera massiva l’italianità fuori dai nostri confini nazionali”.