Cantina Valpolicella Negrar porta ad Opera Prima due delle migliori annate di Amarone

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Daniele Accordini

L’Amarone Classico DV 2017, una delle vendemmie più buone degli ultimi 10 anni e l’Amarone Jago DV 2015, la miglior annata degli ultimi 50 anni, saranno in degustazione all’evento organizzato dal Consorzio vini Valpolicella alla Gran Guardia di Verona

Ad Amarone Opera Prima, l’evento straordinario e fuori stagione del Consorzio Vini Valpolicella organizzato alla Gran Guardia a Verona dal 17 al 20 giugno prossimi per presentare il millesimo 2017, Cantina Valpolicella Negrar porterà in degustazione l’Amarone Classico DV 2017 e l’Amarone Jago DV 2015. “Quella del 2017 è stata una delle vendemmie più buone degli ultimi 10 anni, nonostante fosse partita leggermente in ritardo, con problemi di siccità nella zona pianeggiante nel mese di aprile, ma che poi si era avviata verso la perfezione sino alla raccolta, avvenuta nella prima settimana di settembre”, afferma Daniele Accordini, dg d enologo della cantina cooperativa negrarese. Che continua: “Il millesimo 2017 che portiamo alla Gran Guardia è un Amarone concentrato, scuro, denso, con note di vaniglia e di ciliegia sotto spirito e di frutta appassita, al palato è una vera esplosione di sapori, grande morbidezza, tannino rotondo”. Oltre all’annata 2017, sarà possibile degustare anche un’altra annata e la cantina ha scelto di portare un cru tra i più vocati della Valpolicella, l’Amarone Jago DV 2015, considerata da Accordini “la migliore annata da 50 anni a questa parte”.

Annata 2022, prime previsioni. Sempre con i debiti scongiuri, visto che eventi temporaleschi con grandine al momento non ce ne sono stati, la situazione nei vigneti della Cantina (244 famiglie di soci che possiedono oltre 700 ha in prevalenza nelle colline di tutta la Valpolicella Classica) sta procedendo bene. Spiega Claudio Oliboni, tecnico di campagna della cantina: “Nonostante l’inverno poco piovoso, qualche buona pioggia ad aprile c’è stata e, poiché anche quest’anno la produzione è scarsa come nel 2021, le viti collinari, dove anche i terreni sono abbastanza profondi, non presentano stress idrico. In pianura qualche irrigazione invece c’è stata. L’uva è sana perché, con minori piogge, non si è sviluppata la peronospora, ed inoltre il bel tempo ha permesso di procedere al meglio con la difesa fitosanitaria. L’uva ha fatto una buona fioritura, siamo in fase di accrescimento degli acini, i grappoli sono piuttosto spargoli e molto puliti, non hanno residui fiorali, per cui, nella crescita, non dovrebbero presentare marcescenze”. “La produzione contenuta e l’ottimo stato sanitario rappresentano le condizioni ideali per la produzione di uva per Amarone, ci si aspetta quindi che il millesimo 2022 sia di eccezionale qualità”, chiosa Accordini.

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