La Mostra mercato della Biodiversità organizzata da Slow Food Vesuvio e dal Comune di Torre Annunziata
NAPOLI. Un evento culinario che diventa una festa di suoni, sapori e colori nel cuore di Torre Annunziata. È quello che si è tenuto la scorsa domenica 9 giugno a Torre Annunziata (Napoli) in occasione de “Il Paniere Vesuviano”. Una manifestazione atta a “promuovere e far assaporare alcune delle più rinomate prelibatezze della nostra terra, tra cui spicca l’albicocca del Vesuvio”. Ha spiegato Maria Lionelli, fiduciaria del Presidio Slow Food Vesuvio che si è occupato dell’organizzazione dell’iniziativa. Musica della tradizione popolare (magistralmente eseguita dal gruppo “Quelli della curva”) e stand traboccanti di tante qualità diverse del gustoso frutto estivo sono stati i veri protagonisti di una manifestazione senza precedenti, interamente chiuso al traffico e quindi tranquillamente percorribile a piedi.
“Il Paniere Vesuviano” ha visto nella passata domenica la sua prima edizione, ma stando al riscontro della popolazione oplontina e al consenso ottenuto dai commercianti locali, la “mostra-mercato delle biodiversità” avrà sicuramente un seguito, confermato anche dalle parole dell’assessore Martina Nastri. “I cittadini hanno dimostrato di saper apprezzare e valorizzare la bellezza della sua città, un luogo da vivere e non da cui fuggire, anche rinunciando alla comodità dei mezzi di trasporto pubblici o privati, a difesa di un ambiente che ci regala prodotti straordinari. A partire da settembre ogni seconda o terza domenica del mese ci impegneremo affinché si ripetano eventi simili”.
Entusiasti anche i commercianti della zona, tra cui Anna Pucillo titolare del negozio di abbigliamento “Gemme”: “Creare un’isola pedonale significa ridare una strada ai cittadini, che saranno così liberi di viverla senza essere infastiditi dallo smog eccessivo che a volte invade anche i nostri esercizi. Bisogna camminare a piedi ed evitare i mezzi inquinanti, il nostro pianeta ne ha bisogno più che mai”.
Gli stessi commercianti si sono attivati per l’iniziativa aprendo le loro attività in un giorno festivo e mettendo i propri locali a disposizione di chiunque ne avesse bisogno per diffondere un messaggio. Alle ore 10 infatti, presso il Bistrot Savì, il presidente del presidio Slow Food delle “Albicocche del Vesuvio” Gaetano Romano ha brevemente illustrato le caratteristiche del frutto di cui si avevano oltre 100 varietà tra l’800 e il 900, ma che oggi se ne hanno solo 23 tra cui la famosa “Pellecchiella del Vesuvio”. “Le proprietà organolettiche delle 23 varietà di albicocca presenti nel territorio vesuviano sono sicuramente superiori rispetto a quelle francesi o spagnole, nonostante quelle di questi due paesi all’apparenza possano sembrare più appetibili. Basta però assaggiare uno dei nostri frutti per capire la differenza”.
L’evento ha coinvolto anche i ragazzi della 3E del Liceo scientifico torrese Pitagora-Croce, che hanno fatto luce sulle reali caratteristiche dei prodotti bio e sui vantaggi economici ed ambientali derivati dal commercio equo e solidale, offrendo assaggi di prodotti (spesso preparati dagli stessi giovani) ed esibendo cartelloni e striscioni a difesa della “causa vesuviana”.
Luigi Izzo