L’anteprima del salone dei vini e dei territori vitivinicoli italiani anche quest’anno ha fatto tappa a Napoli. Lunedì 27 Novembre la città partenopea ha ospitato l’evento che tende ormai a numeri sempre più strabilianti: 500 etichette in degustazione di 100 aziende ed oltre 250 operatori di settore, oltre ai visitatori ed amatori che hanno affollato le sale dello splendido Hotel Excelsior.
Il lungomare partenopeo ha fatto da tappeto rosso ad una passerella di vini sempre pronti a stupire e a descrivere in maniera sociale ed etologica il nostro rapporto con le differenti zone della penisola. Ebri di sentori e di curiosità abbiamo scelto alcuni dei vini degustati che hanno catturato la nostra attenzione.
Elena Walch – Lagrein – “Vigna Castel Ringberg” Riserva 2020
Tra i vini portati all’evento dalla cantina, tutti di grande eleganza, questo ci ha regalato un particolare viaggio tra sentori e immagini di luoghi lontani. Dall’Alto Adige e dalla vigna forse più pregiata dell’intera tenuta nasce il Lagrein Riserva Vigna “Castel Ringberg”.
È un vino che affina oltre 20 mesi in barrique di rovere francese. Il denso rosso granato effonde un intenso ventaglio olfattivo, pregno di aromi di bacche rosse con toni di tabacco e cioccolato. Tannini morbidi e vellutati. La sua struttura fresca e speziata, l’eleganza giovanile e la sua persistenza convincono il palato e la mente.
Di Meo – Riserva Alessandra – Fiano – 2013
Di Meo – Riserva Colle dei Cerri – Fiano- 2008
La famiglia Di Meo ci ha regalato un viaggio nel tempo e nel territorio alla scoperta del loro Fiano e della sua longevità. Colle dei Cerri è prodotto da un Cru di Fiano impiantato a Salza Irpina nel 1995: i 550 metri di altitudine e l’esposizione ottimale del vigneto garantiscono la lenta e perfetta maturazione delle uve che, una volta pigiate, fermentano in legno e ivi affinano per 10 mesi. Colle dei Cerri è l’unico vino bianco della cantina Di Meo a fermentare e affinare in legno. Strutturato, fresco, sapido e molto persistente.
Alessandra è prodotto con le selezionate uve del vigneto di Fiano che circonda la cantina a Salza Irpina, questo vino porta il nome della madre di Roberto, Generoso ed Erminia Di Meo. Lasciato riposare per un anno in acciaio e affinato per ulteriori 12 mesi in bottiglia, è un Fiano di Avellino che dimostra quanta longevità può regalare la varietà del fiano. Nel calice si presenta giallo dorato, di visibile consistenza, strutturato e pervaso di freschezza al sorso, con elevata persistenza.
Librandi – Duca San Felice – Cirò Classico Superiore Riserva Doc
La famiglia Librandi (alla quarta generazione di viticoltori) ci porta alla scoperta del loro miglior Gaglioppo, proveniente da vecchie viti allevate ad alberello della DOC Cirò. Affinamento in acciaio, dove riposa per tre anni, con una permanenza in bottiglia di alcuni mesi prima della commercializzazione. Rosso rubino luminoso, al naso presenta sensazioni di lamponi in confettura e macchia mediterranea, note di arancia rossa con lievi accenni speziati di pepe nero. Armonico al gusto con sentori persistenti di tabacco e liquirizia.
“Sogno di Rivolta” 2019 – Benevento Bianco IGP
Il Sogno di Paolo Cotroneo ottenuto da Fiano, Greco e Falanghina, ossia eleganza, potenza e freschezza ci regala un blend ricco di emozioni. Le uve fermentano sia in acciaio che in barrique, per poi maturare per 5 mesi in barrique e venire imbottigliate. Al naso si avvertono distinte note fruttate di pesca e pera, a cui si aggiungono tocchi floreali di gelsomino. In bocca è di medio corpo, armonico e con un lieve gusto sapido.
Ultima nota che abbiamo deciso di far risuonare in bocca all’uscita dell’evento ce l’ha regalata la degustazione di formaggi di Carnasciando. Le emozioni di Aglianico (latte misto con vinaccia di Aglianico) e la torta di formaggio ai frutti rossi (erborinato a crosta fiorita con frutti rossi) hanno accompagnato il nostro ritorno alla realtà lasciando l’anteprima del sogno che verrà.