Anteprima Vernaccia di San Gimignano 2023

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Vernaccia di San Gimignano

La “nobile ribelle” che non teme il tempo

Unica DOCG bianca “nobile e ribelle”, la Vernaccia di San Gimignano si presenta nella splendida e affascinante cornice di San Gimignano, che lo scorso 16 febbraio ha ospitato l’Anteprima, con la presentazione dei vini d’annata alla stampa di settore nazionale e internazionale. Un bentornato a questa 18° edizione, che vede, oltre ai consueti assaggi tecnici, anche il ritorno ai banchi di assaggio dei produttori. Un momento da sempre molto sentito, che permette uno scambio “umano” e consente anche un confronto concreto.

Inoltre, oltre alla degustazione servita al Museo De Grada delle nuove annate di Vernaccia di San Gimignano e di Riserve, nella storica Sala Dante del Comune si è tenuta una masterclass di approfondimento dedicata alla stampa di settore e condotta dal Master of Wine Gabriele Gorelli, dal titolo “Timeless Vernaccia. A vertical tasting of old vintages of Vernaccia di San Gimignano”, che quest’anno si è rivelata davvero centrata e coinvolgente, toccando uno degli aspetti che va sempre più comunicato e fatto comprendere ai consumatori finali, ossia la capacità di saper aspettare e capire come il tempo diventa prezioso alleato di tanti vini bianchi, troppo spesso consumati in modo inappropriato. Un percorso che ha visto protagonisti 12 produttori, con una loro etichetta selezionata da Gabriele dopo un’attenta degustazione, che ha consentito di sperimentare gli esiti nel tempo e la longevità di questo vitigno, con annate dalla 2018 e indietro nel tempo fino alla 1997.

Vernaccia di San Gimignano

Emozione grande per questo viaggio nello spazio del tempo, una poliedricità di espressioni, che ha fatto comprendere le peculiarità e la forza di questo vino. Tra le 12 vernacce degustate, la Vernaccia di San Gimignano Campo della Pieve 2018 de Il Colombaio di Santa Chiara si è distinta per la sua generosità nel sorso, con quella traccia di agrume e di suggestioni iodate davvero coinvolgenti; potremmo definirlo un vino di luce la Vernaccia di San Gimignano Riserva Fiora 2018 di Fornacelle, ha invece rivelato note più grasse e mielose, teso, concentrato ed energetico al palato; si cambia annata con la Vernaccia di San Gimignano Riserva 2017 Guicciardini Strozzi, che rivela una freschezza olfattiva giocata sulle note di litiche; fiori bianchi e un prevalente carattere fruttato. La Vernaccia di San Gimignano Riserva Benedetta 2016 di Fattoria San Donato riprende l’opulenza e la complessità delle note burrose e di crema al limone, a cui si uniscono le note balsamiche e speziate di vaniglia; il sorso è salino e piccante.

La Vernaccia di San Gimignano Riserva Le Mandorle 2016 di Fattoria Poggio Alloro si rivela agile e

rinfrescante con suggestioni agrumate di pompelmo; molto sapido e di ottima acidità.

Profumi floreali e di frutto carnoso e giallo per la Vernaccia di San Gimignano Clara Stella 2015 di Cappellasantandrea, che esprime nel sorso la sua complessità con un finale salino e preciso.

Una leggera nota di zafferano e di sasso bagnato caratterizzano il profilo olfattivo della Vernaccia di San Gimignano Riserva Vigna a Solatìo 2015 Casale Falchini; si passa poi alla Vernaccia di San Gimignano Vigna Santa Margherita 2014 di Panizzi che si rivela una vernaccia nella sua essenza, con interessanti note affumicate e pungenti, tesa e agile. La Vernaccia di San Gimignano Riserva Signorina Vittoria 2011 di La Tollena, è caratterizzata da note tostate di nocciola; un vino interessante nella sua espressività.  Il palato della Vernaccia di San Gimignano Hydra 2007 de Il Palagione si rivela salato e fresco, carico di energia e vibrazioni, con note citriche di lime.

Chiude la batteria la Vernaccia di San Gimignano Carato 1997 di Montenidoli, un  vino pieno di energia e vitalità, una vernaccia saporita e di grande carattere espressivo, con note di frutta in gelatina.

Riguardo gli assaggi dell’anteprima, va evidenziata la difficoltà dell’annata 2022, che a differenza dell’annata 2021, che aveva visto precipitazioni invernali nella media stagionale, ha visto un inverno caratterizzato da una quasi totale assenza di pioggia. L’assenza di precipitazioni primaverili sommata a temperature molto elevate a partire dal mese di giugno (con picchi che hanno raggiunto i 37°-39°C) hanno rallentato l’accrescimento dei grappoli. Soltanto le piogge delle settimane centrali di agosto hanno consentito all’uva di superare lo stress idrico e di continuare il suo processo di maturazione. L’andamento metereologico anomalo e le piogge cadute a macchia di leopardo sul territorio hanno portato a un risultato quantitativo assai variabile a seconda delle aree produttive di San Gimignano. Questo particolare andamento meteorologico ha consentito inoltre di contenere molto il numero di trattamenti antiparassitari, con effetti positivi per l’ambiente, e soprattutto per i produttori che hanno potuto lavorare uve sane. In termini di produzione, nel 2022 sono state immesse sul mercato en 4.633.819 bottiglie (per 34.750 ettolitri); questo dato si conferma in linea con l’andamento della produzione ed evidenzia ancora una volta la capacità della Vernaccia di San Gimignano di mantenere il proprio mercato e di registrare una costanza nella crescita.

Vernaccia di San Gimignano

In degustazione sono stati presentati 95 campioni (48 dell’annata 2022, 16 dell’annata 2021, 4 dell’annata 2020, 6 della Riserva 2021, 12 della Riserva 2020, 8 della Riserva 2019 e 1 della Riserva 2018). In merito alle 2022, al di là di campioni ancora immaturi e giovani, si è riscontrato un andamento disomogeneo, mettendo in evidenza le difficoltà oggettive dell’annate, ma facendo emergere quei produttori validi che hanno gestito egregiamente la vendemmia, senza la paura dell’attesa; negli altri casi sono emersi o vini connotati da note verdi e immature o dagli altri vini mediamente alcolici e con acidità scomposte.

Tra gli assaggi più convincenti segnaliamo le seguenti

Docg Vernaccia di San Gimignano 2022

Clara Stella di Cappella Sant’Andrea, Casa Lucii, Cesani, Madre Terra di Collemucioli, Selvabianca di Il Colombaio di Santa Chiara, Il Lebbio, Hydra di Il Palagione, Pietraserena e Signano.

Docg Vernaccia di San Gimignano 2021

Astrea di Tofanari: ottima espressività, pienezza nel frutto, sorso denso ampio e godibile

Sassa di Tofanari: Coinvolgente soprattutto al palato, materico e succoso

Clamys di Cesani: ampio, coinvolgente e sfaccettato

Campo della Pieve de Il Colombaio di Santa Chiara: vino espressivo e terso, di grande finezza ed equilibrio

Tradizionale di Montenidoli: un vino carismatico e di grande energia e luce, complesso e di estrema lunghezza

Fiore di Montenidoli: Intensità ed espressività del frutto, a cui si uniscono intriganti note officinali; elegante e di grande personalità

Viti Sparse di Terre di Sovernaja: un vino che convince subito per la sua personalità sfaccettata, con un profilo olfattivo ampio e fresco. Al sorso è slanciato di grande bevibilità e slancio

Docg Vernaccia di San Gimignano 2020

Lyra Il Palagione: carattere espressivo, forza e dinamismo, coinvolgente e bilanciato.

Carato di Montenidoli: pienezza olfattiva che si riconferma anche nel sorso, coinvolgente, lungo, intrigante e godibile

Collemucioli: discreta personalità, piacevolezza fruttata e traccia affumicata.

Docg Vernaccia di San Gimignano Riserva 2021

Ori Il Palagione, La Ginestra di Signano, l’Aurea di Guidi

Docg Vernaccia di San Gimignano Riserva 2020

Assola di Terre di Sovernaja, Prima Luce di Cappella Sant’Andrea, La lastra, San Donato, La Lastra, Vigna ai Sassi di Le Calcinaie

Docg Vernaccia di San Gimignano Riserva 2019

Palagetto, Signorina Vittoria di Tollena

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