L’azienda porta avanti un progetto unico di filiera e ha creato la Farina Luce, derivante dalla riscoperta di grani antichi
ROMA. Un’attenzione maniacale alla filiera e la minuziosa tracciabilità di ogni processo rendono il progetto di Amoreterra unico nel suo genere. Il Ceo e cofounder dell’azienda, Andrea Costa, ha illustrato il loro progetto: “Ci siamo dati come obiettivo principale quello di creare una filiera di eccellenza, sia dal punto di vista della qualità sia nel rendere tutto il ciclo trasparente, dalla produzione alla trasformazione”.
Qual è, invece, il riscontro sul mercato per la vostra idea?
“Abbiamo coltivato ben 9 grani antichi sulla stessa terra, il tutto per dar vita a Farina Luce, una farina unica al mondo. Il grano è macinato a pietra e permette di riscoprire il gusto antico del grano, molto più digeribile e dal gusto unico rispetto a quello tipicamente in commercio”.
Il Ceo, scettico invece sull’applicabilità della blockchain nell’attuale mercato di riferimento presidiato dall’azienda: “Per il momento può essere considerata come una delle leve di marketing utilizzate dalle imprese. Dal nostro canto garantiamo e annotiamo già sulle nostre confezioni l’origine, la molitura e la pastificazione dei nostri prodotti, quindi certifichiamo direttamente l’intera filiera”.
I prossimi obiettivi dell’azienda
“Nel breve-lungo periodo c’è sicuramente l’idea di ampliare la filiera, ma portiamo avanti come obiettivo principale lo sviluppo e l’espansione della Linea Luce per far conoscere un marchio esclusivo come il nostro”.
Per l’intervista completa si rimanda all’audio intervista.
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