L’edizione di quest’anno ha visto aumentare le comunità con questo riconoscimento, più di 7 nuovi ingressi. Un programma che chiama all’agire nel pieno del cambiamento climatico
Il programma Spighe Verdi è un’iniziativa di sviluppo per i comuni rurali, i quali intendono valorizzare e investire nel loro patrimonio culturale e ambientale. Il successo dell’iniziativa sta nel rapporto tra Comune, agricoltori e comunità locali, coinvolti in un programma flessibile e adattabile per promuovere le buone pratiche ambientali. In questo programma, il ruolo principale è dato all’agricoltura e alla difesa del paesaggio, della biodiversità e dell’ambiente.
Il riconoscimento viene assegnato dalla Fee – Foundation for Enviromental Education, che dopo le consuete bandiere blu, assegna anche il riconoscimento delle spighe verdi, al fine di, come per le località costiere, valorizzare e guidare i comuni rurali in strategie di gestione per l’ambiente e la qualità di vita della comunità. Ad oggi il Piemonte è la regione con più località classificate Spighe Verdi, con ben 10 comuni rurali.
Se un comune è interessato a voler diventare una Spiga Verde, deve autocandidarsi e deve soddisfare una serie di indicatori e parametri, condivisi con Confagricoltura dalla Fee Italia. Gli indicatori richiesti vanno dalla partecipazione pubblica all’educazione allo sviluppo sostenibile e all’utilizzo appropriato del suolo. Troviamo ancora, la presenza di prodotti agricoli tipici, attenzione alla sostenibilità e all’innovazione agricola, settore che nell’ultimo periodo sta pagando molto la siccità e i cambiamenti climatici e che ha un ruolo fondamentale per un cambiamento culturale cruciale nella lotta agli sprechi e all’uso eccessivo ed errato del suolo. Non meno importante, l’offerta turistica, impianti di depurazione e attenzione allo smaltimento dei rifiuti. Infine, viene data anche attenzione al paesaggio e al territorio, con focus sull’accessibilità per tutti.
In questo grande lavoro, fanno parte il ministero delle Politiche agricole e della Transizione ecologica, L’Ispra, Confagricoltura e tanti altri enti.
Ad oggi sono 63 le comunità che possono fregiarsi di questo titolo. Nell’edizione di quest’anno, la settima, fra tre che sono uscite e sette che sono state accolte, con un saldo utile di quattro comunità classificate Spighe Verdi, da Nord a Sud. Le nuove arrivate di quest’anno sono: Ascea (Campania), Crosia (Calabria), Ginosa (Puglia), Norcia (Umbria), Pietramontecorvino (Puglia), Sanremo (Liguria), Scheggino (Umbria).
Spighe Verdi è un programma che chiama all’azione, all’impegno di tutte le parti civili e non, in tema di sostenibilità, in un insieme di azioni mosse per emergenze ambientali e gestione territoriali su buone pratiche e comportamenti virtuosi, importanti per il cambiamento culturale di cui abbiamo bisogno per fronteggiare l’emergenza climatica, per un avvenire più giusto e sostenibile.
- Piemonte: Alba, Bra, Canelli, Centallo, Cherasco, Guarene, Monforte d’Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo e Volpedo
- Marche: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano, Montelupone, Numana, Senigallia e Sirolo
- Puglia: Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno, Ginosa, Ostuni, Pietramontecorvino, Troia
- Toscana: Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole, Grosseto, Massa Marittima
- Calabria: Belcastro, Crosia, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Santa Maria del Cedro, Sellia, Trebisacce
- Umbria: Deruta, Montefalco, Norcia, Scheggino, Todi
- Lazio: Canale Monterano, Gaeta, Pontinia, Rivodutri, Sabaudia
- Campania: Agropoli, Ascea, Capaccio Paestum, Massa Lubrense e Positano (nell’immagine di copertina)
- Veneto: Montagnana e Porto Tolle
- Liguria: Lavagna e Sanremo
- Abruzzo: Tortoreto
- Emilia-Romagna: Parma
- Lombardia: Sant’Alessio con Vialone